Politica
4 Luglio 2018
L'ex city manager pronto a ragionare su una coalizione: “Oggi la prospettiva di cambiamento è reale ma solo se c'è una proposta seria”

Comunali 2019. Tavolazzi: “Programma e candidato unitari per l’alternativa al Pd”

di Redazione | 2 min

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L’idea l’aveva già avanzata – senza successo – nel 2014. Oggi, nel momento di più grande difficoltà per il Partito Democratico, è pronto a rilanciarla. Valentino Tavolazzi, ex city manager, primo espulso nella storia del M5S e combattivo consigliere comunale di opposizione, ripropone l’idea di costituire un fronte unitario tra le forze di opposizione per scardinare uno dei pochi, ultimi fortini rimasti in mano al centrosinistra: la città di Ferrara.

“Oggi la prospettiva di cambiamento è reale – afferma Tavolazzi a Estense.com -: a Ferrara è molto probabile che il Pd perda il Comune, ed è giunto il momento di mettersi a lavorare e trovare una sintonia tra tutti i soggetti all’opposizione”.

L’idea è la stessa del 2014, inascoltata allora, di unire tutte le alternative al Pd: “L’alternanza è la cosa più giusta per la nostra città, ne ha bisogno, significa rinnovare gli amministratori e avere un’amministrazione che sia più in linea con le esigenze che oggi hanno i cittadini. Ma si può fare solo se tutte le forze all’opposizione di ieri e di oggi si ritrovano attorno a un programma e a un candidato unitari. No alla politica dei due tempi – aggiunge Tavolazzi -, con liste separate in attesa di decidere chi appoggiare al momento del ballottaggio, va fatto subito: tanti ferraresi sono stanchi della minestra preparata dal centrosinistra, possono cambiare voto solo se c’è una proposta seria dall’altra parte”.

Tutto, almeno dal lato dell’ex city manager, è ancora nel campo delle idee, dei ragionamenti. Ma c’è un punto fermo da cui partire: candidato sindaco non dovrà avere un’appartenenza politica troppo marcata. In questa prospettiva, ad esempio, boccerebbe la candidatura di uno dei nomi che al momento sembrano papabili, quello di Alan Fabbri, ex sindaco di Bondeno, segretario provinciale della Lega e capogruppo in consiglio regionale del Carroccio, che nelle ultime elezioni per decidere la guida dell’Emilia Romagna ha dato tantissimo filo da torcere a Stefano Bonaccini e a tutto il centrosinistra. “Fabbri è una persona valida ed è stato un ottimo amministratore a Bondeno, ma sarebbe una candidatura molto marcata, poco appetibile per chi non si riconosce nella Lega. La stessa cosa varrebbe per un candidato molto targato, ad esempio, Forza Italia, per via della connotazione politica: bisogna andare a prendere i voti anche nel centrosinistra”.

Ora non rimane che vedere se la suggestione di Tavolazzi questa volta si potrà concretizzare.

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