Non sono frequenti gli annunci al popolo bue di Roberta Fusari, l’autorità comunale del placet al delittuoso edificio accostato al Palazzo dei Diamanti, che si firma Assessora di Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana, Unesco, Partecipazione del Comune di Ferrara, un profluvio di incarichi che presi sul serio farebbero tremare i polsi anche a un redivivo Biagio Rossetti.
La comparsa di un suo comunicato https://www.estense.com/?p=706107 in data 30/06/2028 mi ha obbligato a dargli un’occhiata per monitorare il livello di insulsaggine comunale, trovandovi i soliti devotissimi richiami alle Leggi (una lettura da fare in ginocchio). Ma subito attira l’attenzione un periodo avente un verbo dalla stridente coniugazione:
“La Legge Regionale Urbanistica CONSENTIREBBE inoltre ai Comuni, entro il termine del 30/06/2018, di aprire un nuovo bando, volto a recepire eventuali proposte di attuazione del PSC vigente con la procedura degli accordi operativi previsti dalla nuova Legge.”
“Consentirebbe”? No, cara. Se non ha ancora l’incarico di Assessore alla Grammatica Comunale, il condizionale conserva i due tempi presente e passato, ed essendo il 30/06 pienamente raggiunto, la Legge “consentiva”.
A questo punto è interessante sapere se avete scartata l’opzione prevista con o senza la consapevolezza del Consiglio Comunale. Perché se quest’ultimo, come il popolo bue, è stato informato a tempo scaduto dai nebbiogeni bla bla di una lettera assessorile, beh, sarebbe un’altra prova che la democrazia comunale è tutta messinscena. Non ci sarebbe niente di nuovo, comunque, in casa PD funziona così. La famigerata Calotta dei cassonetti indifferenziati, per esempio, è l’ultima e la peggiore di tre (3) opzioni consentite dalla legge, eppure in Consiglio Comunale il sindaco ha insegnato che le scelte possibili erano solo due (2). Peccatuccio veniale, eh!?
Paolo Giardini