Attualità
12 Giugno 2018
I residenti si lamentano nell’incontro con “Ferrara Viva”

“Troppi furti a Porporana e Ravalle”

di Redazione | 3 min

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“Il tema sicurezza – commenta Michele Franchi, uno dei promotori di Ferrara Viva – è emerso come prioritario nella piccola realtà di Porporana. I cittadini hanno lamentato numerosi furti in abitazione, il controllo di vicinato è visto più come un palliativo che come realmente utile, mentre l’argine del Po (la via di accesso utilizzata la notte da eventuali ladri) è attualmente priva di videosorveglianza. Il manto stradale delle principali arterie del paese ci è stato segnalato come particolarmente compromesso: la realizzazione di fognature lungo la strada provinciale che attraversa il piccolo centro ha determinato avvallamenti e buche che andrebbero sistemati”.

Per quanto riguarda i trasporti pubblici, è stato richiesto da parte dei residenti di Via Palantone che l’autobus percorra anche questo tratto; sempre per Via Palantone sono state segnalate la mancanza di una rete fognaria e l’assenza di scoline ai lati strada per il deflusso delle acque.

Altri punti toccati sono stati la mancanza di una rampa per disabili che consenta l’accesso all’ambulatorio medico, la mancanza di illuminazione su Via Saccona e la carenza di una linea Adsl. Particolare preoccupazione è emersa per le condizioni del cimitero (con critiche ai recenti interventi manutentivi che hanno determinato disagi e spostamenti di salme) e della chiesa, ancora inagibile dal sisma 2012.

In un agriturismo locale sono inoltre ospitati alcuni richiedenti asilo che si vanno a sommare a quelli presenti nelle vicine frazioni di Bondeno: “l’auspicio dei residenti, seppur in un contesto di buona convivenza, è che altri non se ne aggiungano in un territorio scarsamente popolato che sta già facendo la sua parte in tema di accoglienza”.

“Problemi simili ci sono stati segnalati anche a Ravalle – prosegue Federico Messina –. Qui la sicurezza è stata potenziata con sistemi di videosorveglianza e controlli di vicinato. I presenti al nostro incontro hanno tuttavia lamentato posizioni infelici delle videocamere, che sarebbero coperte dal fogliame degli alberi, nonché la mancanza di riscontri sull’attività di prevenzione svolta mediante i gruppi whatt’s up. Anche a Ravalle, inoltre, l’argine del Po viene visto come la principale strada da sorvegliare, da lì infatti sarebbero giunti malintenzionati per incursioni e furti”.

“Per sintetizzare –conclude Franchi- siamo stati accolti da comunità piccole ma molto vive, con storie, tradizioni, eventi locali che evidenziano un forte senso di appartenenza da parte dei loro abitanti. D’altro canto, emerge invece la percezione di una palese mancanza di interlocutori nelle istituzioni: i cittadini vivono con rassegnazione le loro problematiche, sicuri che nessuno li ascolterà e le risolverà. Occorre quindi invertire il progressivo abbandono di piccole realtà sane come Ravalle e Porporana, fornendo nei prossimi anni punti di riferimento istituzionali affinchè ogni voce, anche la più lontana dalle mura cittadine, possa sentirsi degnamente rappresentata”.

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