Estense.troll
31 Maggio 2018
La pornostar ferrarese si confessa ai citofoni di Estense.troll. E ricorda quell’incontro di 20 anni fa

Sexy Luna: “Dopo Calvano decisi che non sarei mai entrata in politica”

di Redazione | 3 min

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(nota preliminare per il lettore: questo articolo è diretta conseguenza della provocazione intellettuale lanciata nell’intervista “Paolo Calvano si racconta, da Sexy Luna all’amore per la politica”)

 

 

di Cepparello da Prato

La politica e l’eros sono sempre andati d’accordo. Dallo scandalo Profumo al sex gate che vide protagonisti Bill Clinton e Monica Lewinsky, per arrivare in casa nostra con le varie olgettine e Ruby Rubacuori. Ma a volte il mondo del sesso è entrato in politica anche per la porta principale. Basti ricordare l’esempio più clamoroso di Cicciolina, che a metà dei ruggenti anni ‘80 venne eletta deputata nelle liste del Partito Radicale.

Ma c’è anche chi quel passo avrebbe potuto farlo. E ha deciso di evitarlo accuratamente. È il caso di Sexy Luna, l’attraente pornostar ferrarese, la prima valchiria dell’eros estense ad aver calcato i palco-oscenici di tutta Italia.

Vent’anni fa Sexy Luna era probabilmente già la ferrarese più famosa della Penisola e i night club si contendevano i suoi spettacoli. Alcuni ancora ricordano le grida di giubilo dei suoi fans quando arrivò l’annuncio di un suo show all’Armony di Montemerlo di Bondeno.

La popolarità della protagonista de “Il mio amico mandingo” era ormai alle stelle e già fioccavano proposte più o meno indecenti per fare il gran salto in parlamento. Fu allora che Sexy Luna incontrò l’uomo che avrebbe cambiato la sua vita.

“Arrivò un giovane giornalista della “Nuova Ferrara” per scrivere un articolo – ricorda l’attrice ai citofoni di Estense.troll -. Era simpatico, frizzante, pieno di capelli. Credo si chiamasse Paolo… Paolo Calvano mi sembra. Ricordo il cognome perchè mi disse che stava facendo un trattamento per perdere i capelli”.

Forse contro la caduta dei capelli! “No, no, lui voleva perdere i capelli. Diceva che così, negli anni, sarebbe assomigliato a un tale Bonaccini. Assicurava di essere un lungimirante…”.

E come andò l’intervista? “Così così. Anziché farmi le domande, parlava lui. E solo di politica. Fu allora che decisi che non sarei mai entrata in quel mondo tanto volgare”.

Capiamo perfettamente. E Calvano l’ha più rivisto? “No, ma ormai avrà la sua età, non credo sia ancora in attività”.

E come vede oggi il mondo della politica, lei che poteva esserne una protagonista? “Credo che ormai l’elettore sia arrivato al limite della sua fantasia erotica. Ci si spinge sempre più in là, nella ricerca del diverso, del feticismo*”.

E quello che accade in questi giorni ne è una prova. C’è speranza per questa politica perversa? “Dubito fortemente. Aumentano le proposte, ma diminuisce la qualità. Le grosse produzioni, quelle che investivano nelle nuove generazioni, non ci sono più e cosi si confezionano prodotti a basso costo con scene amatoriali. Non c’è più professionalità”.

 

 

*le frasi di questa immaginaria intervista sono tratte, a modo nostro, da “Sexy Luna riempie il Paradiso”, del Corriere delle Alpi, del 13 giugno 2005

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