Attualità
24 Maggio 2018
Disagi legati al cantiere. La presidente: "Stiamo valutando nuovi spazi per le udienze". Si attende l'arrivo del procuratore capo

Grandi manovre in tribunale tra lavori e nuovi giudici

di Redazione | 3 min

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Rosaria Savastano

Grandi manovre (strutturali e giudiziarie) al Palazzo di Giustizia di Ferrara. Gli imponenti lavori post sisma che interesseranno il tribunale per un anno e mezzo – dal prossimo luglio a dicembre 2019 – influiranno inevitabilmente sulle udienze in una “macchina organizzativa difficile da gestire”. A fare il punto sulla situazione è la presidente del tribunale Rosaria Savastano che deve fare i conti non solo con i disagi legati al cantiere ma anche con l’imminente ricambio del personale e dei magistrati.

Partiamo dagli interventi di adeguamento sismico che verranno divisi in stralci, anche sul tetto. “Stiamo cercando di far concentrare i lavori, che comporteranno rumori forti e tanta polvere, nel pomeriggio in modo che al mattino le udienze si possano tenere regolarmente” annuncia Savastano che, tra le ipotesi al vaglio, sta tentando di programmare “spostamenti in altri posti in base alla nostra disponibilità di spazi, che però sono davvero molto limitati”. Le soluzioni alternative non sono a portata di mano, quindi, in una situazione complicata che coinvolge 130 persone tra operatori, giudici e magistrati senza contare avvocati e utenti.

A risentirne maggiormente saranno le aule penali dell’area centrale del piano terra, la cancelleria dell’ala nord e l’ala sud dove i giudici civili celebreranno le udienze al mattino, mentre i magistrati lavoreranno da casa al pomeriggio. Come se non bastasse, tornano puntuali i problemi all’impianto unico di riscaldamento e raffrescamento. Il tempo di riparare un tubo che si è rotto un altro pezzo, e anche una delle due vasche si è ammalorata e bisogna cambiarla. “Ieri (lunedì, ndr) pioveva sotto la volta delle aule del gip, senza una manutenzione mirata il tempo passa e gli impianti si ammalorano, è inevitabile”, è il commento sconsolato della presidente.

Tempo anche di ricambio di organici e spostamenti interni per ultradecennalità. Sono arrivati due nuovi magistrati ordinari in tirocinio – Giulia Caucci, nata a Camposampiero nel 1986, si è laureata all’università di Padova dove ha esercitato come avvocato; e Andrea Migliorelli, sempre classe 1986 e proveniente da Macerata, che ha svolto la professione di avvocato a Bologna -, due giovani di prima nomina che hanno preso possesso del loro nuovo incarico e sono stati incardinati nel settore penale.

A loro si aggiunge Danilo Russo, arrivato il mese scorso e in carica come gip, che da giugno entrerà nel collegio del maxi processo Carife. Nell’ufficio gip ci sono anche Silvia Marini e Carlo Negri. Piera Tassoni è invece passata al dibattimento monocratico e collegiale. A fine mese andrà via Debora Landolfi – “perdiamo un elemento validissimo” commenta Savastano – ma a settembre arriveranno altri tre giudici, già deliberati dal Csm.

Attesa per l’insediamento del nuovo procuratore capo Andrea Garau: la data della cerimonia non è stata ancora ufficializzata ma dovrebbe essere imminente, considerando che la settimana scorsa Patrizia Castaldini (pm che ha ricoperto il ruolo pro tempore) è entrata in servizio alla procura di Nuoro, in Sardegna, da dove proviene appunto Garau che assumerà la guida della procura di Ferrara.

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