
Barbara Grassilli e Stefano Bigoni
Uno è stato espulso, l’altra sospesa in attesa di guidizio. Ma Stefano Bigoni di Berra e Barbara Grassilli di Formignana non ci stanno a rimanere semplici soggetti passivi di provvedimenti imposti dall’alto. Provvedimenti che, a detta loro, vedrebbero tra i motivi l’aver posto dei “like” “in alcuni post sui social”.
Un po’ poco, pare. Ma c’è dell’altro: “Siamo curiosamente venuti a conoscenza del fatto che non siamo gli unici”. Bigoni e Grasilli premettono che “a nostro avviso, i motivi reali dei provvedimenti nei nostri riguardi non siano dei semplici “like”, visto che la politica concreta si fa operando sul territorio e su questo ci siamo sempre dati da fare, con impegno e passione”, e sostengono che “si sono usati ‘due pesi e due misure’ da parte della segreteria di sezione della Lega di Ferrara”.
I due leghisti caduti in disgrazia non lo dicono, ma il riferimento è al segretario comunale Nicola Lodi, che lo scorso settembre era stato sorpreso a mettere anche lui dei like ‘pericolosi’ su post di Facebook non proprio pro-Salvini. Ecco allora che “ci chiediamo se i “like” scomodi e relative conseguenze non dovrebbero valere per tutti? O si predica bene e si razzola male? Riteniamo di essere stati trattati ingiustamente”.
Accanto a questa consistatazione, Bigoni e Grassilli fanno notare che “in questo modo si è fatta piazza pulita di chi lavorava per il partito, in zone dove c’è molto da fare e dove la Lega aveva preso piede da poco.Ci chiediamo che senso ha tutto ciò, deludendo militanti che ci hanno creduto e probabilmente non rinnoveranno più la tessera”.
Intanto a Bigoni arriva la solidarietà del collega di lista in consiglio comunale di Berra Luigi Calabrese, anche lui consigliere del gruppo “Uniti per Berra”: “l’espulsione arriva amara e inaspettata considerato il suo impegno sul territorio per il bene della comunità. Posso senz’altro testimoniare che non si è certo risparmiato nel portare avanti le idee e le iniziative del partito in cui si riconosce, la Lega appunto. Innumerevoli sono state le manifestazioni, i banchetti e le riunioni a cui ha partecipato attivamente e in cui io stesso talvolta lo ho affiancato alle quali ha sempre dimostrato entusiasmo e lealtà nei confronti del “suo” partito”.
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