Un’ulteriore tappa del gruppo civico “Ferrara Viva”, che raccoglie le difficoltà dei residenti delle numerose frazioni di Ferrara, ha toccato la piccola realtà di Montalbano. Il centro, che conta oltre 800 abitanti, vede nel Centro di Promozione Sociale “La Scuola”, sede dell’incontro con i cittadini, un importante punto di aggregazione, grazie all’impegno di numerosi volontari e del presidente Maurizio Passerini.
“Anche qui come in altre sedi – commenta Michele Franchi, uno dei promotori di Ferrara Viva – i problemi principali riguardano l’arteria stradale (via Bologna-Porrettana) che attraversa l’abitato, di fatto dividendolo in due. La situazione è sicuramente pericolosa: i cittadini anche solo per portare i rifiuti in strada devono percorrere decine di metri a fianco di auto e camion che raggiungono velocità elevate. Per questo, il primo intervento da realizzare per migliorare la qualità della vita dei cittadini, non potrà che essere la realizzazione di una pista ciclabile, sul ciglio di via Bologna. Uno spazio a fianco della via principale permetterebbe inoltre di ricollocare le isole ecologiche, oggi troppo vicine al ciglio stradale, con maggiore protezione per i cittadini durante i conferimenti”.
“I cittadini intervenuti – prosegue il collega Federico Messina – hanno inoltre lamentato una particolare carenza nella cura del verde pubblico, assieme alla scarsa illuminazione pubblica che rende alcune zone particolarmente pericolose. È necessario sistemare la rete fognaria – commenta – e con essa i fossati maleodoranti prospicenti. Ad oggi un particolare disagio viene dalla mancanza di una farmacia in paese: per ovviare al problema, la realizzazione di uno sportello farmaceutico con la consegna di farmaci per le terapie “croniche” potrebbe rappresentare un valido aiuto per la popolazione anziana ora costretta a recarsi a San Martino”.
“Un ulteriore tema emerso – conclude Messina – è quello della sicurezza: alcuni furti in abitazione negli anni precedenti e una lamentata scarsa presenza delle forze dell’ordine sul territorio hanno creato una percezione tra i cittadini di lontananza da parte delle istituzioni. Su questi e su altri temi sarà necessario lavorare nei prossimi anni per far sì che anche Montalbano possa sentirsi a pieno titolo parte della città e non soltanto un satellite lontano un po’ abbandonato”.
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