Attualità
21 Aprile 2018
Accolta l'istanza presentata dal sindaco di Portomaggiore a favore dell'agente di polizia provinciale

Igor. Un aiuto a Ravaglia dalla Fondazione vittime di reato

di Redazione | 1 min

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Ci sono anche Marco Ravaglia – l’agente di polizia provinciale che sopravvisse all’agguato nel quale Norbert Feher, aliasi Igor il russo, uccise il suo compagno di pattuglia, Valerio Verri – e Maria Sirica, la vedova di Davide Fabbri, il titolare del bar alla Riccardina di Budrio freddato dal killer serbo, tra le persone che verranno aiutate dalla Fondazione vittime di reato.

Quelle di Ravaglia e della vedova Fabbri  rientrano fra le 11 richieste d’aiuto – istanze avanzate dai sindaci di Budrio (Bo), Portomaggiore – appena accolte dalla Fondazione emiliano-romagnola presieduta dallo scrittore e autore televisivo Carlo Lucarelli.

La Fondazione agisce in tempi rapidi e l’aiuto arriva dopo la richiesta inoltrata dal sindaco del Comune di residenza delle vittime. Per questi ultimi 11 casi, ha erogato complessivamente 80.700 euro: contributi singoli fino a 12.500 euro in relazione alla gravità del crimine subito e alle difficoltà da affrontare.

Sale così a 666 il totale delle vittime di reato aiutate dalla Fondazione dal 2005, primo anno di attività, a oggi: 268 donne, 107 uomini, 291 bambini e ragazzi. Oltre 2,5 milioni di euro i fondi stanziati. Le istanze accolte, e cioè i casi trattati, sono stati 324, così distribuiti nelle province: 94 Bologna, 51 Reggio Emilia, 45 Modena, 28 Piacenza, 29 Parma, 26 Ferrara, 19 Rimini, 16 Forlì-Cesena, 16 Ravenna.

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