Turismo e vacanze
20 Aprile 2018
Punti di interesse naturalistico, luoghi storici, enogastronomia tipica e un ricco calendario di eventi

“Cammini” dell’Emilia Romagna turismo d’esperienza a passo d’uomo

di Tiziano Argazzi | 4 min

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Quando si parla di Cammini la mente corre veloce a quelli famosi, due su tutti: Santiago de Compostela e Via Francigena. Ma ogni Paese, ogni regione sono ricchissimi di questi percorsi che in passato hanno visto il passaggio di frotte di viandanti e pellegrini diretti ad un qualche luogo santo, ma anche mercanti interessati ad espandere i propri commerci. Oggi tali tragitti sono alla base del turismo escursionistico inteso come vacanza a 360 gradi, tra arte e cultura, enogastronomia tipica e bellezze naturali.

L’Emilia Romagna vanta da questo punto di vista una concentrazione unica a livello nazionale. I Cammini per Viandanti e Pellegrini che la attraversano sono 14 e si stanno sempre più orientando al turismo d’esperienza, grazie ad un rinnovato sito “camminiemiliaromagna.it” (in italiano ed inglese, consultabile da computer, palmari e cellulari) capace di fornire ai visitatori ogni genere di informazione.

Il sito è un sistema “aperto”: le mappe di ciascun Cammino sono scaricabili nei differenti formati anche per navigatore satellitare e fruibili in modalità “open data”, ovvero utilizzabili dagli operatori privati dei singoli cammini nei loro siti di informazioni al turista, nonché implementabili con ulteriori informazioni fornite dai territori e da enti turistici.

“Individuare prodotti turistici attrattivi offrendo esperienze integrate di soggiorno nell’ambito del sistema territoriale è oggi la sfida – ha detto l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini – valorizzare l’area vasta è a tutti gli effetti un’opportunità per innovare l’offerta regionale che consente di estendere la promo-commercializzazione a nuove nicchie di mercato e, dunque, una scelta consapevole orientata allo sviluppo del comparto”.

“Il Prodotto turistico Cammini, avviato nel 2016 attraverso il tavolo di lavoro congiunto tra Assessorato Regionale al Turismo e Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna –ha aggiunto Liviana Zanetti, Presidente di Apt Servizi Emilia Romagna – si avvale da oggi di un nuovo, prezioso ed efficace strumento, realizzato grazie allo stretto rapporto con tutte le Associazioni dei 14 Cammini che attraversano la nostra Regione, nonché al coinvolgimento attivo degli operatori privati. Una virtuosa azione collettiva, che si traduce in sempre più servizi per i turisti viandanti che li percorrono”.

I Cammini dell’Emilia Romagna

I Cammini che la attraversano da ovest a est e segnalati sul sito, sono: la via degli Abati (129 km in regione), la via Francigena (143 km), la via dei Linari che attraversa l’Appennino parmense, la Via Matildica del Volto Santo (140,8 km), la via Romea Nonantolana (208 km), la via Romea Strata-tratto Romea Longobarda (200 km), la via degli Dei (66,5 km), il Cammino di Sant’Antonio (258 km), il Cammino di Assisi (72 km), la via Romea Germanica (260 km), il Cammino di San Vicinio (320 km), la Piccola Cassia che attraversa l’Appennino tra Bologna e Modena, il Cammino di Dante che collega Ravenna a Firenze e la via di San Francesco da Rimini a La Verna che passa dal Montefeltro.

Tre sono europei ed antichissimi: la via Francigena (che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia e candidata al patrimonio Unesco), la Via Romea Germanica (che collegava Stade, nella Bassa Sassonia, a Roma) e la Via Romea Strata Longobarda – Nonantolana (dal nord e dall’est Europa a Roma). Oltre alla capitale, i cammini che attraversano la Regione e toccano un centinaio di comuni emiliano romagnoli collegano altri importanti luoghi di fede, da Padova ad Assisi, passando per l’Eremo di Montepaolo (Fc), Camaldoli (Ar), La Verna (Ar) e Monte Paolo (Fc).

Come si diceva, nel sito oltre alle schede dettagliate che descrivono minuziosamente ogni cammino nelle sue singole tappe e caratteristiche, si trovano tante informazioni, provenienti da varie banche dati regionali, per arricchire l’itinerario di soste e visite, rendendo unica l’esperienza del viandante.

Si può così scegliere di soggiornare in B&B, agriturismi, hotel o strutture di accoglienza religiosa (oltre 4.700 le strutture ricettive presenti), visitare pievi, conventi, scoprire sorgenti naturali ed alberi monumentali, attraversare parchi regionali (2732 i punti di interesse turistico mappati), ma fare anche tappa nelle aziende dove nascono i prodotti tipici Dop e Igp del territorio che si sta attraversando (circa 300 strutture), o visitare i Musei del Gusto che raccontano storia e origine delle eccellenze gastronomiche emiliano romagnole. Non solo, grazie alla sinergia con territori, operatori privati e istituzioni locali, il sito presenta un calendario con oltre cento eventi (sagre, festival, mostre mercato, passeggiate) che si tengono tra aprile e settembre lungo i Cammini e possono offrire un ulteriore stimolo per partire.

Le informazioni e le immagini sui percorsi e relativi punti di interesse lungo e gli eventi che si tengono nelle vicinanze sono costantemente aggiornate direttamente dalle associazioni dei singoli Cammini per fare in modo che il turista sia costantemente informato delle cose da vedere lungo il percorso.

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