Mauro Carretta della Niagara
Dopo dieci anni si chiude definitivamente il caso Noe-Niagara. Ieri sera, alle 22, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dagli avvocati Coppi e Zanotti per Sergio Amatiello, ex luogotenente dei carabinieri dei Noe di Bologna, ritenuto responsabile di tentata concussione ai danni della ditta di smaltimento rifiuti speciali Niagara di Poggio Renatico.
Amatiello era già stato condannato lo scorso luglio a un anno e otto mesi dala terza sezione della Corte di Appello di Bologna. In precedenza, nel marzo 2016, la Cassazione aveva confermato le condanne per i due coimputati, l’allora carabiniere dei Noe Vito Tufariello e per l’imprenditore Marco Varsallona, annullando invece la sentenza di Appello che assolveva il sottoufficiale dell’Arma Amatiello dal reato di tentata concussione.
La vicenda nasce da un’ispezione del Noe presso la società con sede a Poggio Renatico, attiva nello smaltimento di rifiuti speciali nel febbraio 2008. Secondo l’accusa il luogotenente Amatiello e il maresciallo Tuffariello, sottufficiali dei Carabinieri del Noe, in concorso con Varsallona (legato ai primi due da rapporti extraprofessionali: stavano costituendo insieme una società di consulenza in materia ambientale) avevano indotto Marco Carretta (titolare di Niagara, azienda di Poggio Renatico a promettere loro una somma tra i 20mila e i 40mila euro per “ammorbidire” le conclusioni dell’informativa finale da depositare in procura. In pratica avrebbero prospettato ai vertici dell’azienda che, con quella mazzetta, avrebbero salvato gli impianti dal sequestro e loro stessi dalle misure cautelari. Il reato non si consumò perché Carretta denunciò il fatto alle autorità. Di qui la derubricazione della concussione in “tentata”.
In Appello, la Corte ritennr che non sussistessero prove sufficienti contro Amatiello, che venne assolto, e abbassò l’ammontare delle pene per i coimputati: un anno e otto mesi per Varsallona e un anno e dieci mesi per Tufariello.
Ora, commenta l’avvocato della Niagara Fabio Anselmo, “dopo dieci anni Amatiello, Tuffariello e Varsallona sono tutti e tre condannati definitivamente”.
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