“Sconcertante ed inaccettabile”. Sono i due aggettivi scelti dal sindaco Tiziano Tagliani per commentare il blitz del centrodestra all’ex Banzi durante un’assemblea pubblica convocata dalla stessa amministrazione insieme a Ibo per illustrare il progetto di recupero dell’ex scuola materna che, a dispetto di quanto paventato da residenti e consiglieri di opposizione, non ospiterà richiedenti asilo.
Ad essere sconcertante e inaccettabile, secondo il primo cittadino, è il fatto che “ancora agli amministratori è stato impedito di parlare ai cittadini”. Avrebbero voluto spiegare che alla Banzi “non ci sarà alcuna accoglienza ma la prosecuzione delle attività di volontariato che Ibo svolge da anni in via Montebello senza che nessuno si sia mai lamentato”.
Ma l’assemblea è stata sospesa per via della bolgia, e delle urla, lanciate dai consiglieri di opposizione. E su questo Tagliani è categorico: “Il centrodestra a Ferrara è morto sepolto da una maldestra serva di un ras”.
Il ‘despota’ porta il nome di ‘Naomo’. È “il solito Lodi con le squadracce” taglia corto Tagliani. A difendere l’operato di Ibo, che riqualificherà l’immobile comunale, interviene anche il segretario provinciale del Pd Luigi Vitellio. “Avete presente lo slogan “aiutiamoli a casa loro”? Bene, Ibo Italia è un’associazione di volontariato che si occupa di fornire strumenti e competenze per promuovere lo sviluppo nei paesi più in difficoltà organizzando campi di lavoro, servizio civile, progetti di cooperazione internazionale di medio e lungo periodo”.
“Finalmente l’ex scuola Banzi ritorna nella disponibilità della comunità e diventerà la sede di questa associazione. Questa è la verità – spiega Vitellio -. Si voleva un’altra associazione? Si voleva l’ex Banzi chiusa? Parlare di campo profughi offende l’intelligenza di tutti noi perché è falso. Le menzogne non rientrano negli strumenti del legittimo scontro politico”.
Per questo il segretario dem si appella “ai nostri concittadini, al mondo delle associazioni, ai volontari” di “fermare insieme questa china molto pericolosa. Non è in discussione la sede di un’associazione ma il modo di stare insieme ed essere comunità nei prossimi anni”.
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