Politica
31 Marzo 2018
I due assessori sull'uso delle foto-trappole: “Provvedimento corretto che non sostituisce videosorveglianza in Gad o altre zone della città”

Calotte e telecamere. Ferri e Modonesi: “M5S dalla parte di chi abbandona i rifiuti”

di Redazione | 3 min

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Una scelta corretta che non pesa sulla spesa per la sicurezza e che non è affatto in contrasto con quanto prevede il garante della privacy. Gli assessori Aldo Modonesi e Caterina Ferri replicano alle critiche del M5S sull’uso delle foto-trappole per smascherare chi abbandona impropriamente i rifiuti per strada.

“Molti sono i cittadini e gli esercenti virtuosi che, anche con qualche piccolo sforzo, si sono adattati alle nuove modalità di raccolta e che con disappunto vedono vanificati i loro sforzi per mantenere la città pulita ed ordinata, da parte di coloro che invece per indolenza o cattiva volontà abbandonano i rifiuti ovunque assegnando al degrado varie zone della città: si prende atto – affermano Modonesi e Ferri –  che il M5S appare essere dalla parte di questi ultimi”.

Il motivo, come detto, è la contestazione totale che il M5S ha fatto della decisione di usare le telecamere per contrastare l’abbandono dei rifiuti.

“Spiace rilevare che, o per non aver compreso il testo o con intenzionalità, il M5S rende informazioni distorte ai ferraresi – scrivono i due assessori in una nota -. Infatti la determina della Polizia Municipale inerente all’utilizzo delle telecamere mobili per individuare i trasgressori degli abbandoni di rifiuti, che il M5S vorrebbe venisse ritirata, è invece corretta sia dal punto di vista sostanziale e normativo”.

“La telecamera mobile – rimarcano con forza Modonesi e Ferri – non ha sostituito un altro possibile acquisto o collocazione di telecamere di videosorveglianza alla Gad o in qualunque altra zona di Ferrara; essa è cosa diversa prevista dal Patto per Ferrara fra Comune e Prefettura di cui si giovano anche le Forze dell’Ordine, ciascuna per le proprie competenze.
Gli investimenti del Comune sulla videosorveglianza sono stati ben altri e gli attuali 70 impianti collocati nel centro città e nelle periferie lo dimostrano”•

Altro tema è quello della privacy. Secondo il M5S l’uso delle foto-trappole sarebbe in contrasto con quanto previsto dal garante, Ferri e Modonesi sostengono che invece sia previsto dal garante stesso: “L’utilizzo che la Polizia Municipale farà della foto trappola è poi previsto nel provvedimento del Garante per la privacy, citato in determina e avviene contemporaneamente a tutte le altre attività alternative in esso previste: controlli delle guardie particolari giurate che lavorano in convenzione con al Polizia Municipale, controlli dei Vigili di Quartiere, azioni preventive e d’informazione del personale Hera”.

Il provvedimento richiamato sia dal M5S che dai due assessori dice esplicitamente che:

In applicazione dei richiamati principi di liceità, finalità e proporzionalità, l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza risulta lecito con riferimento alle attività di controllo volte ad accertare l’utilizzo abusivo di aree impiegate come discariche di materiali e di sostanze pericolose solo se non risulta possibile, o si riveli non efficace, il ricorso a strumenti e sistemi di controllo alternativi.

Analogamente, l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza è lecito se risultano inefficaci o inattuabili altre misure nei casi in cui si intenda monitorare il rispetto delle disposizioni concernenti modalità, tipologia ed orario di deposito dei rifiuti, la cui violazione è sanzionata amministrativamente.

Qui sotto il testo della determina della Municipale.

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