Attualità
29 Marzo 2018
La conciliazione non è andata in porto, ma le attività sono 'salve' almeno fino al 2019. Serra: "L'area rimarrà aperta nonostante il contenzioso"  

Terraviva, lo sfratto finisce in tribunale

di Elisa Fornasini | 2 min

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Il tentativo di conciliazione tra l’associazione Nuova Terraviva e il Comune di Ferrara è andato a vuoto e così il procedimento di sfratto finisce in tribunale. È un futuro incerto quello che attende la ‘campagna in città’  ma, nonostante il contenzioso sia ora di competenza del giudice, le attività in via delle Erbe possono andare avanti.

“I tre tentativi di conciliazione non hanno sortito alcun effetto, non abbiamo trovato spiragli per la mediazione e siamo costretti a procedere con la causa in tribunale” spiega l’assessore Roberto Serra che ci tiene a mettere in chiaro un aspetto peculiare dell’imminente futuro: “Il Comune non metterà i lucchetti ai cancelli o i veti sulle attività, l’area non sarà inibita al pubblico ma continuerà a essere aperta e fruibile”.

Nessun impedimento da parte dell’amministrazione, quindi, che “non intende assolutamente negare l’utilizzo di questo spazio alla cittadinanza – ribadisce Serra – anche perché i tempi giudiziari saranno piuttosto lunghi, non credo che prima di un anno si possa arrivare alla sentenza”.

Il possibile sfratto è quindi posticipato al 2019. Ma l’associazione, che gestisce da 15 anni il campo biodinamico e i relativi servizi per famiglie e bambini, non ha ancora deciso cosa fare per le attività primaverili ed estive. Secondo il Servizio Patrimonio, Nuova Terraviva non ha più il titolo per gestire l’area verde perché il contratto agrario è scaduto nel 2017, mentre l’associazione si è aggrappata alla presunta disdetta tardiva per evitare lo sgombero e rinnovare tacitamente la concessione per altri 15 anni.

L’associazione reclama la terra fino al 2032. Mentre il Comune ha altri piani: liberare l’area per procedere con un bando pubblico, a cui si possono ricandidare le stesse Nuova Terraviva e Bio-Pastoreria. Altrimenti, come prevede la legge, questo pezzo di natura finirà in mano ai vincitori della gara, che potrebbero essere anche non ferraresi. L’assessore Serra riferisce infatti di aver ricevuto manifestazioni informali di interesse anche da soggetti fuori Ferrara. Ma anche il bando, finché non si arriverà alla sentenza che darà il via libera o stopperà lo sfratto, sarà fermo per almeno un altro anno. I giochi per bambini sono salvi fino al 2019.

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