L’orchestra Gino Neri festeggia il 120° anniversario, che la consacra a terza orchestra più longeva d’Europa, seguita solo dai colleghi di Tolosa in Francia e dalla Tita Marzuttini di Udine. Per celebrare questa ricorrenza storica, Ferrara accoglie 150 musicisti provenienti dalle otto più importanti orchestre a plettro italiane per un maxi concerto lirico-sinfonico che andrà in scena sabato 7 aprile al teatro Comunale.
Una grande festa della musica, tanto da essere definita “un evento unico nella storia mandolinistica” dal presidente Luca Bonora, che coglie l’occasione “per guardarci indietro, ai nostri 120 anni di storia in cui abbiamo dato valore alla passione e alla cultura musicale da condividere con tutti i ferraresi”.
Il 2018 sarà anche il 90° anniversario della scuola di musica della Giro Neri, sopravvissuta alla crisi del settore, che “ci restituisce un fermento giovanile che lascia ben sperare” aggiunge il presidente onorario Vincenzo Viglione.
E se i numeri sono da capogiro – sul palco del Comunale si riuniranno 71 mandolini, 27 mandole, 26 chitarre, 18 bassi, un’arpa e un timpano – le note di merito dell’orchestra non si esauriscono qui: l’età degli esecutori spazia dai giovanissimi di 13 anni agli anziani di 85 anni che ripercorrono i brani più rappresentativi del repertorio, composto da oltre 400 composizioni manoscritte ed eseguito da strumenti costruiti appositamente per l’orchestra, come i mandolini quartini e i mandoloni.
Una foto storica dell’orchestra Gino Neri del 1929
Un “unicum che va difeso, protetto e valorizzato” attraverso un ricco programma di eventi in cui, oltre all’appuntamento speciale del 7 aprile, rientrano il concerto del 10 luglio nel cortile del Castello Estense, la pubblicazione di tre nuovi cd, un concerto presso la Reggia di Caserta il 9 settembre, una mostra che si terrà a Ferrara in ottobre e il “sogno” di suonare al Quirinale, anche se “è ancora tutto da organizzare perché ora sono affaccendati in altre cose”. Chissà se il sogno non si realizzi in occasione del concerto numero mille, “per ora siamo a 985, ci stiamo avvicinando anche a questo traguardo”.
L’arduo compito di dirigere quasi 150 elementi spetta a Giorgio Fabbri che proporrà un “repertorio lirico-sinfonico, il cuore della nostra orchestra, dall’overture del Nabucco al preludio de La Traviata di Verdi fino alla Sinfonia da L’italiana in Algeri di Rossini, per finire col cavallo di battaglia di Al levar del sole sul Golfo di Napoli che raccoglie i temi più famosi de repertorio napoletano come ‘O sole mio” spiega il direttore che sottolinea la prospettiva insolita degli strumenti a plettro, “il cui punto di forza è la capacità di suonare piano e di toccare il cuore delle persone”.
Il messaggio ha già toccato le corde di Dario Favretti, vicedirettore del teatro Comunale e direttore artistico di Ferrara Musica, oltre che dell’amministrazione. “Avere un’orchestra così longeva e prestigiosa è uno degli argomenti di vanto della nostra città” si compiace il vicesindaco Massimo Maisto, prima di ringraziare Bper per il “sostegno economico al programma annuale più ricco del solito”, e soprattutto “i nuovi musicisti, giovani e meno giovani, che si sono avvicinati alle scuole di musica; una realtà che sembrava in calo e che invece rappresenta una nota positiva per fare educazione musicale, per chi suona e chi ascolta”.
Il concerto del 7 aprile è ad ingresso gratuito. Da lunedì 19 marzo saranno disponibili in biglietteria i tagliandi di ingresso con posto assegnato.
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