Attualità
2 Marzo 2018
I proprietari di appartamenti studiano una class action per "risarcire una casa che non vale più niente"

Allarme per la svalutazione degli immobili in Gad. I residenti: “Ostaggi in casa nostra”

di Redazione | 2 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

di Simone Pesci

“Era il quartiere più bello di Ferrara, ora è un inferno”. La zona in questione è la Gad, che oltre agli spaccini in strada deve combattere il problema delle file intere di tapparelle abbassate dei palazzi. Per il gruppo degli Insorgenti e dell’associazione Gad sicura, è in corso una vera e propria emergenza abitativa. “Nonostante il mercato immobiliare sia in crescita – afferma Vittorio Bernardoni, Gad sicura – le agenzie immobiliari non prendono in carico gli appartamenti in zona. Le famiglie che vogliono vendere si sentono ostaggio della loro casa”. “Qualcuno ha comprato la sua casa per 129 mila euro, ed è stato costretto a rivenderla per 29 mila, quasi un regalo” afferma sbigottito Pietro Battistella, un residente.

Le associazioni, mettendosi insieme per compiere autonomamente un’indagine, hanno raccolto centinaia di testimonianze – “quasi ogni condominio è rappresentato” – per fotografare uno dei tanti problemi della Gad, quello della svalutazione immobiliare. Gli appartamenti, prosegue Bernardoni, valgono “fra il 50 e il 70% in meno: un tempo il valore al metro quadro era 2 milioni di lire, ora siamo a meno di 500 euro”. Secondo i dati raccolti, Bernardoni illustra che “un bilocale in zona Ippodromo da 61mq vale 115 mila euro, in corso Piave un appartamento di 70mq ne vale appena 40 mila”.

“Costa più un garage, perché il degrado aumenta la necessità di un luogo protetto per le auto” sostengono con amarezza. La svalutazione va di pari passo al degrado, che in zona è “dovuto alla presenza di stranieri regolari e irregolari, ma privi di lavoro e reddito, costretta quindi ad arrangiarsi come può: prima che essere delinquenti sono poveri”.

A bassa voce, ma neanche troppo, Bernardoni chiama in causa il Comune, perché “ci sono segnalazioni che stanno comprando immobili a 20 mila euro da destinare ad Asp”.

Le associazioni, dopo i presidi, la raccolta delle firme per chiedere sicurezza e le passeggiate con il cane Wolf – “lo voteremo personaggio dell’anno” scherza, ma non troppo, Raffaele Ferretti di Gad sicura – sono pronte ad una vera e propria class action, per cercare di ottenere “un risarcimento per quei proprietari che hanno una casa che non vale niente e che sono costretti a pagare le tasse sulle misure catastali”. “Ci siamo rivolti ad uno studio legale di Bologna, vedremo gli sviluppi” rivela Vittorio Bernardoni.

Per Alberto Ferretti, Insorgenti, ci sono delle “evidenti responsabilità politiche, che hanno danneggiato la città e i proprietari degli appartamenti in Gad”.

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