Politica
23 Febbraio 2018
Per chi utilizza i pannoloni basta presentare la domanda una volta sola. Agevolazioni per nidi e case di cura. Hera bacchettata per il call center

Regolamento rifiuti, “modifiche per tutelare i cittadini”

di Elisa Fornasini | 3 min

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Nuove modifiche al regolamento comunale Tari “nell’ottica di una maggior tutela dei cittadini”. È l’annuncio dell’assessore Caterina Ferri in apertura della quarta commissione consiliare per discutere il regolamento per la nuova tariffazione puntuale in vista dell’approvazione in consiglio comunale che deve avvenire obbligatoriamente entro marzo.

Una versione semi-definitiva – che conta 28 articoli in una cinquantina di pagine – che potrà comunque subire variazioni nel caso vengano accolti gli emendamenti presentati nella seduta di consiglio.

Confermati i 256 conferimenti aggiuntivi per chi utilizza pannolini, pannolini e altri presidi sanitari – “in pratica uno svuotamento ogni giorno e mezzo, un numero generoso rispetto a quello adottato da altre realtà come Castelfranco Emilia” puntualizza Ferri – la novità riguarda la discussa certificazione.

“Per chi ha un problema cronico, stiamo studiando dei percorsi più semplici in modo da non costringere gli utenti a reiterare la domanda: si presenta la richiesta una volta sola e basta” anticipa l’assessore all’Ambiente senza specificare a che punto siano questi “studi” che, in ogni caso, faciliteranno la vita delle persone costrette a usare quotidianamente pannoloni e sacche per dialisi. Inserite anche le agevolazioni per nidi, case di cura e similari (vedi case famiglia).

Chiarezza fatta anche sulle tempistiche: in caso di mancata ricezione, Hera è obbligata a mandare la fattura entro dieci giorni prima della scadenza e, qualora non fosse pervenuta nei sette giorni, scattano quindici giorni di posticipo. Prevista anche la rateizzazione per qualsiasi importo in bolletta, togliendo il limite dei 50 euro e la discrezionalità del gestore. In caso di bollette errate, invece, Hera è obbligata a rimborsare l’utente entro 60 giorni.

In caso di black out delle calotte, ovvero guasto elettrico che non permetta di leggere i dati, non vengono addebitati svuotamenti aggiuntivi. Maggiorazioni sulla bolletta, invece, per le utenze che non hanno ritirato la Carta Smeraldo o che non effettuano alcun conferimento nell’arco dell’anno. “Ma così è una tassa penalizzante” sbotta l’opposizione; “no è solo impossibile non produrre alcun sacchetto di indifferenziato” replica l’amministrazione.

Dovranno attende ancora le associazioni di categoria che avevano sollecitato una forma di bollettazione che preveda di fatturare prima la quota fissa e poi definire la quota variabile. “Considerato che non sarà il Comune ad emertere gli F24, bisogna capire se è possibile dal punto di vista tecnico e sarà materia dell’osservatorio rifiuti in via di costituzione – spiega Ferri -. A metà dell’anno calendarizziamo uno studio dei coefficenti, attualmente datati, per aggiornarli alle nuove normative e avvicinarli alle logiche della tariffa puntuale per ammorbidire i picchi non controllati delle utenze non domestiche”.

L’ultimo sollecito è di migliorare il servizio di call center di Hera che a volte ha fornito informazioni errate agli utenti. Un esempio? Alla domanda se lo svuotamento venga conteggiato all’apertura o alla chiusura della calotta, l’operatore telefonico ha risposto all’apertura. E invece è il contrario, lo svuotamento viene conteggiato alla chiusura. I dubbi dei ferraresi sembrano mandare in crisi anche gli stessi gestori.

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