Argenta
22 Febbraio 2018
La curatrice fallimentare come teste: alcune delibere sulla cessione di Serco vennero retrodate

Cmr, nuove prove dai computer della cooperativa

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Nuove prove a carico degli imputati che dimostrerebbero come ci fu un piano per sottrarre uno dei maggiori cespiti patrimoniali della società ai futuri creditori.

Ha subito una sterzata il processo per il crac della Cmr, la cooperativa nata dalle ceneri della Coopcostruttori, il cui fallimento ha portato in tribunale l’ex dg Pier Bruno Caravita, l’imprenditore Paolo Conforti e altri otto imputati sui quali pendono a vario titolo 21 capi di imputazione che vanno dalla bancarotta distrattiva a quelle dissipativa e preferenziale.

Sul banco dei testimoni è salita la curatrice fallimentare Raffaella Margotti, che ha illustrato al collegio dei giudici una nuova documentazione acquisita in corso d’opera. La curatrice ha prodotto documenti trovati nel server dei computer di Cmr riguardanti Serco, la cui alienazione rappresenta uno dei nodi del processo.

Secondo l’accusa infatti i vertici di Cmr si premunirono di vendere alcuni immobili di proprietà (diretta o indiretta) della cooperativa a un prezzo più basso rispetto al valore di acquisto e la stessa operazione avrebbero messo in campo per Serco, venduta al 60% al Gruppo Nettuno dell’imprenditore Conforti, per un prezzo che avrebbe depauperato la coop, contribuendo al fallimento.

Ora, la curatrice ha sostenuto che quelle delibere che decretarono il prezzo di vendita vennero retrodatate, mentre in realtà la loro redazione risalirebbe all’ottobre del 2010. Un mese prima della richiesta di concordato preventivo fatta da Cmr. Quei documenti, secondo l’accusa, sarebbero la prova del meccanismo messo in atto per alienare la partecipata e toglierla dal successivo controllo del commissario.

Al termine dell’esame della Margotti, l’accusa ha depositato altra documentazione per esaminare la quale le difese hanno chiesto termini adeguati. Tra queste nuove prove ci sarebbe una e-mail dalla quale partì l’ordine di retrodatare le delibere in esame.

La prossima udienza è attesa ad aprile.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com