di Simone Pesci
Niente parco giochi, per ora, nella zona di via Scalambra-via Maffi. La sollecitazione che aveva fatto lo scorso luglio Claudio Fochi verso il Comune di Ferrara – che secondo il consigliere pentastellato doveva far sentire la propria voce nei confronti delle ditte che da anni stanno edificando nella zona – per avere un pezzo di terreno è andata a vuoto. Come ha spiegato l’assessore all’urbanistica Roberta Fusari, infatti, la zona in questione fa parte di una situazione particolare.
“Stiamo parlando – esordisce – di un piano particolareggiato approvato negli anni Novanta, quando prima delle opere pubbliche si potevano fare le case”. Vero è che le ditte sono ferme da tanto tempo, l’area circostante i lavori degradata e gli scheletri dei palazzi abbandonati, ma nulla si può fare, perchè come dice Fusari “gli interlocutori esistono perchè non sono falliti, e continuano a versare gli oneri di urbanizzazione”.
Niente parco giochi, dunque, ma sì al Metropark. Anche se, in commissione, fa discutere l’unico varco di entrata che fungerà anche da uscita. Come sostengono Tommaso Cristofori (Pd) e Leonardo Fiorentini (Si) “un’uscita secondaria poteva essere prevista, trattandosi di un tratto di strada ad alta percorrenza, a breve distanza dall’uscita dei taxi e degli autobus dalla stazione”. Ancora più duro Pietro Turri (Pd) che parla della questione come un vero e proprio “limite progettuale”.
La Spal, invece, attende solo l’ok del consiglio comunale per poter iniziare dei nuovi lavori al centro G.B. Fabbri di via Copparo. Gli interventi saranno finanziati dalla stessa società biancazzurra, che coprirà il campo da calcetto in erba sintetica per permettere a 50 bambini di svolgere l’attività calcistica anche in inverno. Contestualmente sarà realizzata una piccola struttura leggera a completamento degli spogliatoi adiacente al campetto stesso.
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