Attualità
22 Gennaio 2018
Prima il trasporto a Valle Oppio, poi il volo per l'ospedale di Cona. "Non è stata utilizzata in modo razionale"

Elisoccorso al Delta, “si faceva prima con l’ambulanza e costava meno”

di Redazione | 3 min

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(archivio)

“È stata posta molta enfasi sull’intervento dell’elisoccorso al suo primo atterraggio notturno al Delta, ma veramente ritiene sia stato determinate l’intervento dell’eliambulanza che stazionava al Maggiore di Bologna e che ha atteso l’arrivo dell’ambulanza al Delta?”.

È la domanda che la segretaria provinciale della Fials, Mirella Boschetti, rivolge al direttore generale dell’Ausl Claudio Vagnini in una lettera aperta dopo l’intervento dello scorso 15 gennaio, quando una donna si era sentita male a Porto Garibaldi e, trasportata con l’ambulanza a Valle Oppio, ha preso il volo fino all’ospedale di Cona. Ricoverata in Neurologia è fuori pericolo.

“Il soccorso alla signora è avvenuto a Porto Garibaldi – spiega la segretaria della Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità -, grazie all’intervento di uno staff di professionisti al completo, preparati, competenti ed esperti: medici, infermieri, autisti soccorritori che avrebbero potuto concludere l’operazione con il trasporto della paziente in ambulanza direttamente al pronto soccorso di Cona in 25-30 minuti, come fanno di prassi”.

“Ritiene che i 25-30 minuti per il tragitto diretto Porto Garibaldi-Cona, non fosse un tempo di tutto rispetto per il caso di “codice rosso avanzato”? -domanda Boschetti a Vagnini -. Serve un tempo ben maggiore per il trasporto in ambulanza dei cittadini di Goro e di Mesola al pronto soccorso di Cona, unico centro della Provincia in cui sono stati concentrati i servizi diagnostici e terapeutici per fare fronte a patologie quali, Stroke, Ima-Stemi o traumi complessi che, se non trattati tempestivamente possono provocare danni irreversibili alla persona, o la morte”.

“Il sistema di elisoccorso è certamente un valore aggiunto al sistema di emergenza urgenza – concorda la segretaria Fials -, la cronaca ci informa dei tanti interventi effettuati in luoghi impervi, in alta montagna, viene utilizzato per raggiungere luoghi disagiati e lontani, sperduti paesini montani o per trasferimenti di pazienti in centri specializzati fuori Provincia o fuori regione”.

Eppure non sarebbe conveniente in termini di minuti preziosi. “Quanto tempo pensa che occorra per trasportare un paziente da porto Garibaldi a Cona, facendo tappa all’elisuperficie del Delta? I tempi di arrivo al pronto soccorso di Cona, con il coinvolgimento dell’eliambulanza possono essere definiti sovrapponibili se non più lunghi rispetto al trasporto in ambulanza – fa sapere Boschetti -. L’eliambulanza, nel nostro caso, in base ai tempi rilevati, non è stata utilizzata in modo razionale e certamente ha fatto lievitare i costi del servizio”.

Ed ecco il ‘crono-programma’. “Un’ambulanza che parte da Porto Garibaldi, può raggiungere la pista di atterraggio del Delta in 10-15 minuti, altri 10-15 minuti possono servire per le operazioni in loco, il trasbordo della paziente dalla barella dell’autoambulanza alla barella dell’eliambulanza e il decollo – rendiconta Boschetti -. Infine, in 8-10 minuti si calcola il tempo necessario per il volo-atterraggio dell’eliambulanza dall’ospedale del Delta all’elisuperficie di Cona ed il trasporto al pronto soccorso in ambulanza”.

“Per quale bacino di utenza ferrarese, in analoghe situazioni di emergenza è prevista l’attivazione dell’elisoccorso per raggiungere Cona? – è l’ultima domanda posta nella lettera -. Vista la politica sanitaria attuata in questi anni di chiusura di ospedali, di Pronto Soccorso, di Punti di Primo Intervento e del sistema di accentramento di servizi su Cona compreso il trattamento dei “casi tempo dipendenti”, si auspica che la creazione di ulteriori piazzole di atterraggio, da lei annunciata a mezzo stampa, sia rapida e contestuale al potenziamento dei mezzi di soccorso di “cielo” che potranno, nel caso specifico eliminare in parte le attuali disparità di accesso ai servizi sanitari”.

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