di Giuseppe Malatesta

Goro. Un Premio alla carriera a Milva, la pantera di Goro, in occasione del prossimo Festival di Sanremo. È l’idea lanciata dal paroliere Cristiano Malgioglio nei giorni scorsi, che ha incontrato in poche ore il favore di artisti e addetti ai lavori del mondo musicale, ma anche dei 2500 sostenitori che su Change.org hanno firmato l’appello rivolto a Claudio Baglioni, prossimo direttore artistico del Festival.

Tra loro sicuramente tanti cittadini di Goro, Comune che a Maria Ilva Biolcati diede i natali 78 primavere fa, raggiunti per l’occasione da una troupe televisiva de La vita in diretta, in diretta da Piazza Cesare Battisti.

“Caro Baglioni, siamo troppo in ritardo: il premio andava consegnato almeno dieci anni fa” commenta ai microfoni di Raiuno Dino Barboni, cugino di Milva ‘la Rossa’, in compagnia di una nutrita rappresentanza di amici e parenti.

Ed effettivamente il battesimo artistico di Milva avveniva già nel 1958, quando con il nome d’arte di Sabrina si fa notare per la sua notevole dote vocale nelle balere del basso ferrarese. Nel 2010, dopo 51 anni di carriera, decise di abbandonare le scene per motivi di salute. Qualora venisse insignita del Premio alla carriera sul palco della prossima edizione del Festival sanremese – kermesse per la quale detiene il record di partecipazioni, ben 15, come artista donna – questo giungerebbe a 60 anni dal suo debutto discografico.

Dita incrociate per Milva, che continua a godere dell’affetto incondizionato dei suoi concittadini. C’è chi conserva gelosamente il suo primo 45 giri, inciso nel ’69, e chi, troppo anziano per districarsi tra petizioni online, ha chiesto aiuto ai giovani nipoti per sostenere l’idea di Malgioglio.

“Peccato abbia spesso affermato in pubblico di essere di Bologna, altro che Goro” commenta l’immancabile voce fuori dal coro.