Rimane solo la condanna per l’amico dopo il processo d’appello per la morte di Said Belamel, il giovane marocchino ucciso dal freddo mentre, abbandonato a se stesso, cercava di tornare a casa a piedi dopo una notte brava passata in discoteca.
I giudici della corte d’appello di Bologna hanno confermato la condanna a un anno e due mesi di reclusione arrivata in primo grado per Mounir Zouina, che abbandonò Said a se stesso, per fare ritorno in discoteca. Riforma della sentenza invece, con assoluzione, per Sandro Bruini e Paolo Nicolini – addetti rispettivamente alla sicurezza e al parcheggio della discoteca e condannati in primo grado a un anno – e per il tassista Paolo Campagnoli, che una volta arrivato davanti al locale si rifiutò di portare a casa Sahid a causa delle sue condizioni (il tribunale di Ferrara lo condannò a 6 mesi di reclusione, riconoscendogli le attenuanti generiche).
La morte di Sahid avvenne nel febbraio 2010, dopo che si allontanò da una discoteca in seguito a un alterco. Poco prima il suo amico Zouina aveva chiamato il taxi di Campagnoli che, vendendo le sue difficoltà nel tenersi in piedi, si era rifiutato di portare a casa il giovane marocchino stordito e reso quasi incosciente dall’effetto dell’alcol, suggerendo di chiamare il 118.
Ma Zouina, anziché accogliere il suggerimento, decise di prendergli il telefono cellulare e di proseguire la sua serata in discoteca, abbandonando l’amico a se stesso. Poco prima, secondo la tesi accusatoria, Bruini e Nicolini avevano già notato le condizioni in cui versava il giovane. Sahid poi si allontanò autonomamente a piedi, cadendo in una canale e riemergendo fradicio e infreddolito. Dopo essersi spogliato, provò a orientarsi per tornare in città – come dimostrano le ripreso dalle telecamere di sicurezza in via Colombo, a circa 700 metri – ma senza fortuna: venne trovato ormai in fin di vita alle 8 di mattina da una guardia giurata – la prima e unica persona a fermarsi per soccorrerlo – in zona Diamantina.
“Attendiamo le motivazioni della sentenza – commenta l’avvocato Gianluca Filippone, che rappresenta la famiglia Belamel, costituitasi parte civile – poi vedremo se fare ricorso per Cassazione”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com