Spettacoli
15 Dicembre 2017
Red Ronny e Danny Cumming hanno condiviso il palco del Teatro Nuovo con la chitarra dei ‘big’

Phil Palmer fa vibrare Ferrara con la storia del rock

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Cori fascisti in classe. Balboni querela Accorsi. Il sindaco: “Nulla da temere”

Non si placano le polemiche sulla vicenda scoppiata all'Istituto "Bassi Burgatti" di Cento con la richiesta del senatore di Fratelli d'Italia Alberto Balboni al ministro dell'istruzione Valditara di un'ispezione nella scuola per i ripetuti cori inneggianti al fascismo in classe. Una vicenda che potrebbe anche finire in tribunale

Espulso dall’Italia, minaccia di morte l’avvocato con riti voodoo

"Morirai in un incidente d'auto", "Farai la fine di un pollo", "Quando tornerò in Italia te ne accorgerai". Sono solo alcune delle minacce di morte che - da settimane - il 40enne avvocato ferrarese Enrico Segala sta ricevendo da un cliente di nazionalità nigeriana di 39 anni, espulso lo scorso marzo dal territorio nazionale

di Cecilia Gallotta

Hanno fatto vibrare Ferrara giovedì sera le corde Phil Palmer, che ha portato al Teatro Nuovo la chitarra più famosa della storia della musica. Eppure i grandi nomi sono magicamente diventati ‘di casa’ sul palco, che con un focolare, un salotto e una chitarra, si è trasformato in Casa Palmer.

Ospite a sorpresa Red Ronny, che ha introdotto il chitarrista britannico che sta dietro le quinte di più di 500 album e di 5 mila canzoni, dai Dire Straits a Tina Turner, da Eric Clapton a Bob Dylan, presentandolo al pubblico come “quel bambino che a 5 anni cominciò a suonare l’ukulele”, e cominciando da quella che, per il titolo della serata, è stata pensata come ‘La nostra storia’.

E se ‘dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna’, alla chitarra di Phil non poteva mancare la voce di Numa, autrice e produttrice ma soprattutto compagna di vita e di musica, che apre la serata con un’avvolgente tono de ‘I migliori anni della nostra vita’. Del Resto Renato Zero ha scritto una parte importante della storia di Phil, e non solo musicale perché, testimone di nozze al matrimonio, “galeotto fu a quella serata di vent’anni fa – racconta Numa al pubblico – organizzata da lui e Franco Califano al ristorante Natalino e Maurizio di Roma, alla quale diedero buca e ci ritrovammo soli io e Phil”.

Ma sul palco di casa Palmer Danny Cumming alle percussioni e il maestro Primiano Di Biase al pianoforte, hanno fatto rivivere anche la storia della musica, dai Dire Straits con ‘Sultant of swing’ e ‘Private Investigation’ fino a ‘Faith’ di George Michael passando per ‘What’s Love’ di Tina Turner. ‘Change the world’ e ‘Tears in Heaven’ hanno poi omaggiato Eric Clapton, l’idolo di Phil da quando a 14 anni riprovò un suo solo portando avanti e indietro la puntina del disco, finchè un giorno non ebbe l’onore di suonarlo con lui all’Albert Hall.

L’epoca d’ispirazione rock per eccellenza, culla di Phil che passò dalla chitarra acustica a quella elettrica ascoltando i Kinks e suonando con gli amici, prima che, grazie allo zio Ray, riuscisse a fare il primo tour come amplificatore a fianco dei Led Zeppelin, che giovedì sera ha deciso di omaggiare con ‘Stairway to Heaven’. E’ proprio grazie agli zii che riesce a diventare un session man, in un’epoca in cui “gli studi di registrazione erano costosissimi”, racconta Numa, e ad aprire anche la parentesi italiana con artisti come Lucio Battisti, che hanno cominciato a cercarlo perché firmasse assoli indimenticabili come quello de ‘Il nastro rosa’.

E indimenticabile sarà anche la serata per il pubblico, coinvolto dietro le quinte di un feeling inedito con la chitarra dei big, e trascinato sul palco da Numa alla fine del concerto, regalando a Ferrara un pezzo di storia e di vita, “che è la nostra ma anche la vostra, perché la differenza la fa come la affronti, ma soprattutto, quanto ci credi”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com