Economia e Lavoro
15 Dicembre 2017
A Casa Cini è andato in scena il quinto laboratorio creato per diffondere la responsabilità sociale delle imprese

“Con l’economia sostenibile ci sono tutti i presupposti per alzare la testa”

di Redazione | 2 min

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Se il quinto laboratorio del progetto utile per promuovere la diffusione della responsabilità sociale delle imprese, a Casa Cini, metteva al centro la sostenibilità delle imprese, focalizzandosi sul passaggio dal paradigma del consumo a quello dello scambio sostenibile, l’assessore Caterina Ferri, in apertura ha parlato con fiducia. “Ci crediamo, anche le amministrazioni locali devono fare la loro parte, pensando a nuovo sviluppo che veda la sostenibilità declinata in tutte le sue forme”.

Su queste basi, commenta Ferri, ci sono “tutti i presupposti per alzare lo sguardo”, anche perché, come evidenzia il direttore di Confcooperative Ferrara Ruggero Villani, il tema “di avere responsabilità sociale diventa il sistema per avere successo imprenditoriale”.

Le riflessioni di Mauro Magatti, sociologo ed economista dell’Università Cattolica di Milano, cominciano col pensiero che “si viene da due epoche in cui l’idea era che se si consuma si produce crescita e ricchezza”. In realtà “il benessere non si riduce solamente al consumo privato”, per questo il tema è fortemente sociale e “ci fa porre la domanda: come ci si rimette insieme?”. Da qui, continua Magatti, nasce il nuovo cambio di paradigma: “Bisogna prima produrre valori, superando poco a poco la pura prerogativa consumistica. Il consumo non riempie la vita, lo spazio più importante per ogni individuo lo occupa quello che si fa”.

Poi una riflessione sull’aumento del Pil, “che non deve far pensare che la crisi sia superata” per almeno tre motivi. “Il primo è il tema inquinamento, il nostro modello di sviluppo è incompatibile rispetto all’ecosistema; il secondo è che l’aumento del Pil rischia di aumentare le diseguaglianze sociali, e il terzo è che la crescita gravita attorno ai grandi centri urbani, lasciando molti problemi in zone periferiche”.

Anche Adriano Tomba, segretario generale della Fondazione Cattolica Assicurazioni, sottolinea l’importanza dei fatti, di quello che ognuno esprime attraverso le proprie azioni: “I valori devono stare entro quello che fai. Il nostro impegno è portare l’etica dentro il tessuto sociale e dentro i processi economici. Il gap fra etica e impresa va colmato: se l’impresa consuma il territorio e le energie dell’ambiente dove volete che andiamo?”.

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