di Silvia Franzoni

“La vaccinazione è un atto di responsabilità verso se stessi e verso gli altri”. Il coro all’unisono è quello della dirigenza Ausl Ferrara, che presenta così la campagna antinfluenzale e antipneuomococcica 2017/2018. Le 82.900 dosi di vaccini ordinati sono stati consegnati in mattinata in tutto il territorio ferrarese. Da domani (martedì 7 novembre) i pazienti a rischio – pazienti con malattie croniche, anziani over 65 – potranno recarsi presso gli ambulatori del proprio medico di medicina generale. Ma saranno aperti, in ogni Distretto, anche le sedi ambulatoriali del Dipartimento di Sanità pubblica (Dsp).

La copertura vaccinale a Ferrara e in Regione. Lo sforzo profuso dall’azienda è notevole ed è tutto teso a migliorare i dati che, benché tra i più alti in Regione, sono tutt’altro che significativi. Il calo della copertura vaccinale nella popolazione ultra 65enne, registrato dal 2012 in maniera sensibile, è stato di oltre 20 punti percentuali. Nel 2009/10 era del 75,9%; nel 2015/16 si è scesi al 54,9%. Nel 2016/17 la copertura è stata del 56,3%: la più alta in Emilia Romagna, ma ancora ben lontana dall’obiettivo 75%.

Il calo della copertura vaccinale comporta l’aumento dell’incidenza dell’epidemia. Nella coorte degli over 65enni, la punta registrata in Regione nel 2016 “è la più alta negli ultimi 15 anni”, fa sapere Marisa Cova, responsabile modulo prevenzione: 8,8 casi per 1000. Aumentano in modo preoccupante anche i ricoveri direttamente conseguenti a virus influenzali: +15% ogni anno. La stagione influenzale 2016/17 è stata di intensità medio-alta e, secondo le stime, si è ammalato il 12,5% della popolazione regionale totale. Quasi 556.000 ammalati, 68 casi gravi: di questi, 64 presentavano fattori a rischio e 42 non risultavano vaccinati. Tra i casi gravi, sono stati 32 i decessi.

Il vaccino antinfluenzale a Ferrara. Il calo di copertura vaccinale ha avuto conseguenze anche in città: “Lo scorso anno, nel periodo dell’epidemia influenzale, abbiamo registrato una massa consistentissima di ricoveri, con un conseguente sovraccarico degli ospedali”, spiega il direttore generale Ausl Ferrara Claudio Vagnini. Ma al costo economico si deve aggiungere “un costo sociale troppo spesso minimizzato”, continua.

A proposito di costi: gli 82.900 vaccini a disposizione sul territorio sono costati all’azienda Usl circa 450.000 euro. “Si parla di un vaccino che costa circa 5,5 euro a persona e che ha un’importanza fondamentale. Rinunciarvi e andare in contro alla possibilità di un ricovero ha un costo enormemente maggiore, che ricade sull’intera società”, sottolinea Giuseppe Cosenza, direttore Dipartimento Sanità Pubblica Ausl.

Il vaccino antinfluenzale è uno strumento di prevenzione a cui l’anno scorso sono ricorse 72.400 persone: il 56,3% dei soggetti over 65 e il 32,4% del personale sanitario. Se le percentuali degli anziani preoccupano, quelle degli operatori sanitari “sono poco giustificabili”. L’appunto critico è del direttore Vagnini: “Gli operatori sanitari in strutture pubbliche e private devono vaccinarsi, è un’operazione di prevenzione per i propri pazienti”. Stesso appello per soggetti addetti a servizi pubblici, di front-office e di contatto. Per medici e personale non ci sono proprio più scuse: “Abbiamo predisposto un coordinamento per ogni reparto, portando il vaccino nell’ambiente di lavoro”. E le sedi Dsp resteranno aperte anche il sabato mattina (per sedi e orari si rimanda al sito www.ausl.fe.it )

Le novità della campagna 2017/2018. Il nuovo calendario vaccinale (Pnpv 2017/19) prevede l’attivazione della vaccinazione antipneumococcica gratuita per gli over 65: “Sarà chiamata la coorte dei nati nel 1952, e si potrà effettuare la vaccinazione contemporaneamente a quella antinfluenzale”, spiega la dott.ssa Cova. Sarà attiva e gratuita (ma lo era già negli anni precedenti) anche la vaccinazione antinfluenzale per le donne gravide al secondo e terzo trimestre di gravidanza: “Sono i soggetti più a rischio ma anche quelli per cui registriamo una scarsissima adesione”. Eppure la vaccinazione è sicura ed efficace. Scientificamente. “Su 72.400 persone vaccinate nel 2016/17 abbiamo registrato solo 11 segnalazioni di reazioni avverse”, chiosano i relatori.