di Silvia Franzoni

Ad inizio mese il Ministro dell’Interno Marco Minniti aveva negato l’autorizzazione alla manifestazione promossa da Forza Nuova a Roma il 28 ottobre. L’annuncio di quella che si prospettava essere a tutti gli effetti una nuova ‘marcia su Roma’ – organizzata proprio nel giorno dell’anniversario della marcia del ’22 e rinominata ‘marcia dei patrioti’ – aveva suscitato la dura replica dell’associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi), che ha così proclamato una contromanifestazione in tutta Italia. E oggi 28 ottobre Anpi è scesa in piazza anche a Ferrara.

L’appuntamento in piazza Trento e Trieste raccoglie una nutrita partecipazione: diverse le associazioni e le sigle che hanno risposto alla “chiamata a raccolta delle forze democratiche” pronunciata da Marco Ascanelli, presidente Anpi Ferrara. Un invito che ha saputo radunare anche qualche passante, ricordando di “non sottrarci dalle nostre responsabilità – si legge nella nota scritta da Antonella Guarnieri, storica e direttrice del Museo del Risorgimento e della Resistenza – e a chiamare con il nome di fascisti quanti pensano come i fascisti”.

Nel via vai del sabato mattina si sono fatte largo le voci di quanti hanno voluto testimoniare la loro preoccupazione, non limitata alla manifestazione fascista annunciata a Roma, ma estesa “al ritorno di tracce fasciste nel linguaggio e nei comportamenti di certi politici e certe associazioni”, continua Ascanelli.

I nuovi fascismi preoccupano anche il sindaco Tiziano Tagliani, “ma mi preoccupa di più il silenzio dei cittadini quando per le strade passano i vari Insorgenti, Casa Pound e leghisti di vario ordine”, arringa il primo cittadino. E poi l’appello è alla sinistra – “che se si divide dà inizio alla fine, perdendo coesione offriamo alle formazioni di destra la migliore occasione” – e alla città, perché si raccolga attorno all’Amministrazione “che sta facendo tanto contro le discriminazioni e per i diritti”.

Il coro delle mondine di Porporana spezza gli interventi e i canti partigiani si alternano alla lettura di vari articoli della Costituzione – in ordine sparso, a seconda della problematica che il relatore di turno vuole portare all’attenzione degli astanti: dal fine vita allo ius soli, dalla scuola pubblica al lavoro.

Chiudono l’iniziativa ferrarese un affondo sulla necessità e l’attualità dell’antifascismo da parte della presidente di Arcigay Ferrara, Manuela Macario, e la fiera rivendicazione di Ascanelli: “Se c’è chi si autodefinisce fascista del terzo millennio io allora dico che l’Anpi ha ancora senso di esistere e che io sono un partigiano del terzo millennio”.