Riva del Po
10 Ottobre 2017
La produzione si trasferisce da Berra a Santa Maria Maddalena. Salvaguardati i posti di lavoro

Mi Swaco, il maxi investimento a Ferrara dirottato nel Veneto

di Redazione | 2 min

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Lo stabilimento berrese di Mi Swaco

Berra. Il maxi investimento a Ferrara ipotizzato più di due anni fa dalla Mi Swaco è stato ‘dirottato’ a Santa Maria Maddalena. La produzione della multinazionale, leader mondiale nel campo della costruzione di macchinari per la perforazione dei pozzi petroliferi, si trasferirà definitivamente da Berra alla frazione rodigina.

L’ampliamento che avrebbe dovuto interessare il Ferrarese ha trovato invece terreno fertile nel sito già presente da diversi anni a Santa Maria Maddalena che verrà quindi esteso come unica sede produttiva. A Berra rimarrà comunque la sede legale.

Il trasloco non ha inciso sull’occupazione. Non è previsto infatti nessun licenziamento, ma solo un accorpamento dei circa 60 dipendenti.

Il tema del lavoro è cruciale in questa fase di passaggio: la prospettiva di crescita della ditta necessita infatti di ampi spazi e manodopera qualificata. Al posto di operai erano richiesti ingegneri e chimici, professionisti del settore che a quanto pare non erano disposti a venire a lavorare a Berra. La collocazione al di là del Po sarebbe strategica in questo senso per intercettare i laureati di Bologna e Padova.

Ma si aprono nuovi spiragli per la stessa Berra. “Mi ero mosso già un paio d’anni fa per far rimanere qui la Mi Swaco, nel Ferrarese o almeno in Emilia Romagna – ricorda il sindaco Eric Zaghini -. Così non è stato, la multinazionale cambia regione ma almeno ha salvaguardato l’occupazione, anche perché si sposta per crescere, ampliarsi e assumere nuovo personale. Ora sul tavolo c’è un’altra ipotesi per rioccupare l’ormai ex azienda”.

I capannoni di via Bellaria dovrebbero rimanere aperti con l’ingresso di una ditta dal Belgio. “L’azienda, appartenente alla multinazionale Schlumberger come la Mi Swaco che fattura 30 miliardi di dollari l’anno nel campo petrolifero, potrebbe spostare la produzione a Berra – rivela Zaghini – che diventerebbe quindi un centro di ricerca europeo. Per ora si tratta solo di un’ipotesi ma sarà mia premura convocare presto un incontro con la dirigenza per concretizzare questa opzione, una bella opportunità per noi”.

 

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