Cronaca
9 Settembre 2017
"Un punto di partenza per un quartiere senza spaccio, senza illegalità e senza degrado”

Le 150 fiaccole contro la chiusura della Siberiana

di Redazione | 2 min

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Circa 150 fiaccole hanno sfilato venerdì sera nel cuore della zona Gad, in favore della Siberiana opponendosi alla sua chiusura perché “vorrebbe dire spegnere le luci e consegnare un’altra zona allo spaccio” attacca Alberto Ferretti del comitato ‘Insorgenti Ferrara’.  Tante le associazioni e i comitati dei cittadini che hanno preso parte al corteo che ha fatto sentire la propria voce fra le vie del quartiere giardino. Fra slogan, fiaccole e fischietti i manifestanti, partiti dal chiosco Siberiana di via IV Novembre, hanno percorso via Cassoli e via Vittorio Veneto, prima di arrivare all’Acquedotto e fare ritorno al punto di partenza.

Emozionato, per l’occasione, Francesco Malacarne, titolare del famoso chiosco di gelati: “Vorrei abbracciare tutta la gente che ci ha sempre sostenuto. Sono commosso che siamo diventati un simbolo per la sopravvivenza del quartiere, al quale auguro, come l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri, di tornare ai vecchi fasti”.

In un’ideale hit parade degli slogan urlati, a farla da padrone quelli contro lo spaccio di droga. A cavalcare lo stesso sentimento è Alberto Ferretti, che urla tutta la sua indignazione anche contro la “chiusura della Siberiana, che sarebbe un errore grande”, e contro l’amministrazione comunale. “Vogliamo dare un segnale chiaro e preciso alle istituzioni – sbotta Ferretti -. I ferraresi, che meritano di vivere in una città tranquilla, pagano tasse profumate e pagano i politici che devono fare quello per cui sono retribuiti. All’Amministrazione quindi chiediamo un passo indietro”. Poi c’è lo spazio anche per una stoccata alle Belle Arti, tacciate di essere dei “burocrati che non abitano nemmeno qui, venissero a vedere cos’è la Siberiana per i ferraresi”.

Non lo sapranno i burocrati delle Belle Arti, ma lo sa Giuliano Zanotti, dell’associazione ‘Residenti Gad’: “La Siberiana – afferma – ha ospitato circa tre generazioni di persone e costituisce un luogo ricreativo e di ritrovo. E’ una zona illuminata nella quale lo spaccio tende a defilarsi, se chiudono la Siberiana gliela daranno vinta e un’altra zona di Ferrara sarà espropriata”.

“Riteniamo la serata un punto di partenza per un quartiere senza spaccio, senza illegalità e senza degrado” spiega Massimo Morini del comitato ’Zona stadio’.

La promessa è che la battaglia sia solo all’inizio: “Faremo altre manifestazioni, questa è solo la prima”.

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