Cronaca
10 Agosto 2017
Tra gli oggetti abbandonati nel Fiorino trovate nove impronte riconducibili al killer. I militari lo avevano nel mirino ma gli venne detto di attendere i rinforzi

Igor. Foglietto con codice Morse e si avvicinò a 50 metri dai carabinieri

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Vendono vodka e birra a minorenni, sanzionati due minimarket di Ferrara

Due minimarket di Ferrara sono stati sanzionati perché scoperti a vendere bevande alcoliche e superalcoliche a dei minori. A scoprirlo sono stati i poliziotti delle Volanti, mentre le sanzioni, per complessivi 2mila euro, sono state comminate dalla Squadra Operativa della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Ferrara

Rapina in un supermercato, denunciato un minore di 11 anni

La Polizia di Stato ha identificato il presunto autore di una rapina impropria consumata lo scorso mese di marzo in un supermercato del centro cittadino, a seguito della quale era riuscito a fuggire con un bottino di oltre 6mila euro in contanti

Tra gli oggetti trovati nel Fiorino usato per scappare da Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, c’era anche un foglietto con il codice morse oltre ad altre cose un po’ bizzarre – un opuscolo per imparare i geroglifici, due settimane enigmistiche del Duemila e una bottiglia di Limoncetta di Sorrento – e per lui più fondamentali, come viveri e mini-kit per l’automedicazione e un dizionario Italiano-Spagnolo (la Spagna è stata una sua meta in passato).

È quanto riporta l’Ansa sui rilievi eseguiti dai carabinieri del Ris di Parma sugli oggetti ritrovati nel Fiorino bianco – in cui sarebbero state ritrovate nove impronte a lui riconducibili e una a un pregiudicato dominicano, tenuto sotto osservazione -, abbandonato dal killer nella fuga.

Proprio sulla fuga emerge – come riportato da La Nuova Ferrara che ha ottenuto un rapporto dei carabinieri datato 8 aprile – qualche dettaglio in più su come abbia fatto per tre volte a sfuggire alla cattura, poco prima di dileguarsi nel nulla. I militari – che erano tre, in borghese e a bordo di una sola auto “di copertura” – incrociarono il killer, proprio l’8 aprile, tra Marmorta e Consandolo durante le ricerche scattate dopo l’omicidio di Valerio Verri e il ferimento di Marco Ravaglia.

Lo seguirono fino a una stradina che porta in un piccolo bosco, ma dalla centrale operativa ricevettero l’ordine di non sparare, monitorare la situazione e preservare la propria incolumità, in attesa dei rinforzi, che arrivarono circa mezz’ora dopo.

Ma a quel punto Feher aveva già fatto in tempo a entrare tre volte nel loro campo visivo a distanze abbastanza ravvicinate, anche 50 metri. Una prima volta chiedendo di liberare la strada senza aver riconosciuto i militari, una seconda dopo aver fatto marcia indietro ed essere sceso per addentrarsi nel bosco e una terza dopo essere uscito di nuovo dal bosco per prendere alcuni oggetti lasciati nel cassone del Fiorino. I carabinieri si mantennero in contatto visivo con lui, fino all’arrivo dei colleghi e alla messa in sicurezza del perimetro del bosco, dal quale non sarebbe potuto e dovuto scappare.

Dal rapporto emerge che Feher era vestito con cappello da pescatore verde militare, occhiali scuri, giaccone e pantaloni verdi, maglione nero e non indossava guanti. Non sembrava armato ma, secondo quanto verbalizzato dai militari, non ci furono le condizioni per utilizzare le armi in dotazione e fermare la fuga del killer. Che continua ancora oggi.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com