Economia e Lavoro
29 Luglio 2017
La società ha dato incarico a un pool di esperti in sicurezza, stabili le condizioni dell'operaio folgorato mentre lavorava in una cabina elettrica

Incidente al petrolchimico, indagine interna di Eni

di Daniele Oppo | 1 min

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Eni ha avviato un’indagine interna – e parallela a quella che ovviamente sta compiendo la magistratura – per capire le cause del gravissimo incidente avvenuto lunedì (24 luglio) al Petrolchimico di Ferrara. La società – secondo una fonte interna al petrolchimico – ha coinvolto un team interno di massimi esperti in sicurezza.

L’intervento è dovuto al fatto che l’incidente – in cui l’operaio Emanuele Minozzo, della Rivetti Elettrimpianti, è rimasto folgorato mentre lavorava in una cabina elettrica – è avvenuto nello stabilimento GP 27 di Saipem, nella nuova area su chi sta investendo Eni tramite Versalis.

Minozzo ha subito ustioni di secondo e terzo grado nel 40% del corpo, è ricoverato all’ospedale civile maggiore “Borgo Trento” di Verona e le sue condizioni risultano al momento stabili.

La notizia arriva dopo che nel tavolo regionale sulla chimica, tenutosi a Ferrara giovedì 27 luglio, Regione, Comune e sindacati hanno puntato molto sulla ricerca di una maggiore sicurezza e sulla riconversione delle produzioni in attività di chimica “green” o comunque sostenibile, auspicando il rinnovo al più presto del protocollo sugli appalti.

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