Tentato furto in un vivaio. Uomo arrestato dai carabinieri
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Dopo la sentenza di primo grado con cui il gup Carlo Negri del tribunale Ferrara ha pronunciato l'assoluzione per i cinque accusati per le presunte tangenti tra i padiglioni della Fiera, nei giorni scorsi, la Procura ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello di Bologna per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Filippo Parisini, inizialmente prosciolto dal giudice dopo la richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo ai giudici bolognesi di disporne il rinvio a giudizio
E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni
Adescava le sue vittime in stazione, chiedendo loro un passaggio in automobile o proponendo rapporti sessuali a pagamento, e poi le rapinava del portafoglio che tenevano nelle tasche posteriori dei pantaloni
I carabinieri del Norm di Portomaggiore hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino di nazionalità albanese di 36 anni che, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di quasi 50 grammi di cocaina, già suddivisa in circa quaranta dosi e pronta allo spaccio
I finanzieri della Tenenza di Comacchio hanno individuato tre depositi di merce contraffatta nelle frazioni di Lido Estensi e Lido Scacchi.
All’esito delle perquisizioni effettuate presso due garage e un appartamento situati in zone residenziali dei lidi, sono stati posti sotto sequestro circa 1.500 capi d’abbigliamento contraffatti recanti alcuni tra i marchi più prestigiosi dell’alta moda. Sono stati denunciati a piede libero tre responsabili, per i reati di commercio di prodotti contraffatti e ricettazione: trattasi di un cittadino albanese di 35 anni e due senegalesi (44 e 45 anni), tutti regolarmente presenti in Italia.
Non solo scarpe, borse, capi d’abbigliamento, occhiali, accessori, ma anche targhe, etichette e toppe raffiguranti i loghi delle griffe da apporre su prodotti “vergini” prima della vendita, a dimostrazione della presenza di una vera e propria filiera produttiva illecita, dalla quale, secondo le stime degli operanti, sarebbe stato possibile ricavare circa 60.000 euro.
Queste operazioni costituiscono la finalizzazione di attività di controllo e osservazione che le Fiamme Gialle estensi stanno attuando da inizio estate nei punti nevralgici di accesso ai lidi comacchiesi, non solo per prevenire sul nascere lo smercio di prodotti contraffatti, prima che questi raggiungano le spiagge, ma anche per individuare i grossisti da cui i venditori abusivi si approvvigionano.
L’acquisto di prodotti riportanti marchi contraffatti, oltre a rappresentare un pericolo per la salute dell’acquirente, derivante dalla totale assenza di controlli sulla qualità dei materiali di produzione della merce, costituisce anche una violazione amministrativa le cui sanzioni possono variare dai 100 ai 7000 euro.
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