Politica
19 Luglio 2017
Il premier arriva in elicottero a Jolanda per una visita alla società Bonifiche Ferraresi

Un Gentiloni alla Oscar Wilde: “la tradizione è un’innovazione riuscita bene”

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Jolanda di Savoia. Posato in elicottero nel campo sportivo, il premier Paolo Gentiloni giunge puntuale per la visita istituzionale agli impianti di Bonifiche Ferraresi, insieme ad una ristretta cerchia di autorità civili, al prefetto Michele Tortora, al questore Antonio Sbordone, al sindaco jolandino Elisa Trombin e ai dirigenti della società fiore all’occhiello del territorio.

Ad accompagnare il capo del governo, Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole, frequente ospite del ferrarese più di quanto lo siano Gentiloni e il predecessore Matteo Renzi, impegnato nel medesimo tour lo scorso aprile. A differenza dell’ex premier, Gentiloni resta confinato in zone off limit per il pubblico, in gran parte composto dai giovani della Coldiretti.

Sul tema dell’agricoltura Gentiloni non fatica a rintracciare “quel mix tra tradizione e innovazione che è la forza italiana” e cita Oscar Wilde prima di addentrarsi nella dimensione più propagandistica. “Wilde diceva che la tradizione è un’innovazione riuscita bene: questo è un po’ il segreto che abbiamo in tanti settori nel nostro Paese, nell’agricoltura, dove siamo i numeri uno (o secondi) in tutti i processi di trasformazione agricola. Bonifiche Ferraresi – prosegue – raccontata egregiamente questa grande capacità italiana, raggiunta anche grazie a Coldiretti.

“Su questo terreno si gioca il futuro della nostra economia: abbiamo dei numeri tutto sommato incoraggianti, numeri di una crescita finalmente capace di agganciare quella dell’Eurozona. Per proseguire su questa strada, diciamoci la verità, c’è bisogno di un quadro istituzionale stabile, che consenta a questi numeri positivi il tempo necessario per tradursi in risultati concreti per famiglie e imprese. Conosciamo difficoltà e problemi con cui dobbiamo fare i conti, ma sappiamo che possiamo superarli, e messaggi che alimentano la paura e fomentano l’odio sono messaggi che danneggiano il bene comune: l’Italia non può permetterselo oggi”.

“Il Governo nei prossimi mesi farà gli sforzi che sono nelle sue possibilità per far sì che i primi effetti di questi numeri dell’economia si facciano sentire nella vita quotidiana degli italiani, anzitutto creando lavoro” conclude il premier, salutando con un messaggio di incoraggiamento e ottimismo: “Siamo il Paese della buona qualità della vita, fondamento sui cui dobbiamo avere il coraggio di costruire e di realizzare, come ha saputo fare Bonifiche”.

Prima di Gentiloni – e dopo l’ad di Bonifiche Ferraresi Federico Vecchioni, che ha ripercorso il virtuoso percorso di repentina crescita sostenuto da 240 milioni di euro di investimenti – il ministro Martina ha incoraggiato le progettualità di piccole e medie imprese, messe in rete in maniera vincente da comparti come quello di Bonifiche. “In questa esperienza intravedo la speciale capacità italiana di cooperare al di fuori dei confini nazionali. È lì che dobbiamo dimostrare di saper trasferire la nostra capacità di progettare e condividere i risultati. Lo Stato – aggiunge – farà la sua parte con contributi economici alle imprese che sapranno progettare e mettesi in rete sfruttando efficacemente i contratti di filiera”.

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