Ultimo giorno di Gaza
L’Europa è anche Gaza. E Gaza è anche Europa. Non serve avere una stessa bandiera per riconoscersi tra essere umani
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Due concerti per dare il via ai lavori che faranno nascere il Polo della Creatività e tante attività estive gratuite, aperte a tutte le età, da realizzare negli spazi sotto il Montagnone
(foto di Alessandro Castaldi)
Una corsa adrenalinica e al cardiopalma, come ci ha ormai abituati da tempo il Palio di Ferrara con la Corsa dei Cavalli. Alla fine a trionfare sono i colori della contrada di San Giorgio con il fantino Simone Mereu e il cavallo Pressing de Mores.
L’ordine di partenza vede San Luca alla corda (la prima a entrare fra i canapi) e San Paolo di rincorsa. Consueto nervosismo fin dalla prima chiamata da parte del mossiere Davide Busatti, con il cavallo di San Giovanni bizzoso e San Benedetto che fatica a tenere la posizione e dà filo da torcere allo starter. E’ così che matura la prima falsa partenza, anche se dalla moviola qualcuno sostiene che fosse valida.
La seconda chiamata è quella buona, con San Giorgio che conquista la testa della gara con Simone Mereu detto “Deciso” su Pressing de Mores e non la molla più fino al termine della corsa, tallonato prima da Santo Spirito, poi da San Giovanni e, infine, da San Benedetto che tenta lo sprint finale senza però riuscire nell’impresa.
In trionfo i colori giallorossi del Borgo San Giorgio, che ha preceduto San Benedetto e San Giovanni. Corsa da brividi e spettacolare, che si conclude con la vittoria di uno dei cavalli favoriti, i cui zoccoli hanno già dato battaglia nel 2015 per il Diamante, e di un fantino esperto con una gran voglia di vincere dopo le partecipazioni del 2012 e 2013 per San Luca e del 2015 e del 2016 per l’Idra.
“E’ andata bene – dichiara il fantino al termine della corsa – ma è stata decisiva la partenza e sono riuscito a prendere un bel vantaggio. Dedico la vittoria alla cavalla e a tutto il popolo di San Giorgio che se lo meritava dopo la sfortuna dello scorso anno. La dedico anche a tutte le persone che non sono felici come noi in questo momento”, sorride, strizzando l’occhio ai ‘rivali’ che non sono riusciti nell’impresa.
Una prova ineccepibile e senza alcuna sbavatura. La cavalcata di Mereu, classe 1980 di Carbonia, era già partita in salita già dalle prove obbligatorie perché ha dovuto rinunciare a Narcisco, il cavallo di riserva escluso dalla gara per non aver superato la visita veterinaria a causa dell’età avanzata (11 anni) e di una lieve zoppia. Ma è bastata la velocità e la forza di Pressing de Mores per staccare tutte le altre accoppiate che non hanno mai realmente minacciato il primo posto giallorosso.
La soddisfazione del fantino e dei contradaioli dell’Idra è seconda solo a quella del mossiere Busatti e del presidente dell’Ente Palio Stefano di Brindisi. “Sono contento che sia stato una corsa sana – commenta a caldo il mossiere, alla sua prima esperienza importante sul verrocchio dopo essere stato il braccio destro di Renato Bircolotti per 20 anni -. Ero preoccupato dei possibili scalci dei cavalli di San Paolo, San Giovanni e Santo Spirito ma sono stato fortunato ad avere un lotto di fantini bravi che hanno seguito il nuovo regolamento alla lettera”.
“E’ andata davvero bene, ha vinto la sicurezza – aggiunge di Brindisi alla sua prima edizione da presidente -. Come ho sempre detto, il Palio va corso per chi lo fa e anche per chi non lo ama. L’importante è garantire la sicurezza e un buono spettacolo, come è stato. Una bella gara combattuta fino alla fine, piacevole per i contradaioli a cui vanno i miei complimenti”.
Il fatto di essere rimasto in testa per tutti e quattro i giri della corsa, dimostra che il Borgo di San Giorgio meritava il drappo che porta il suo nome e che non sollevava in aria dal 2010. Lo smacco più grande è stato per Santa Maria in Vado, che attende la vittoria dall’ormai lontano 1982, e per San Giovanni che con Alessio Migheli detto Girolamo, vincitore delle ultime due corse nel 2015 per San Giacomo e nel 2016 per la Lince, era dato come favorito numero uno. L’energia del cavallo bianco Bonantonio da Clodia è stata però difficile da gestire, regalando la gloria all’Idra.
La grande festa in piazza si veste dei colori giallorossi. Non poteva essere altrimenti, visto che San Giorgio si porta a casa anche la corsa dei putti con la volata finale di Leonardo Manzoli. Una gioia condivisa con San Paolo, che si aggiudica la gara delle putte con l’imprendibile campionessa Elena Bonafè, e San Giovanni che con la staffiera Valentina Marsili sull’asino ‘100Lire’ scavalca tutti e sventola il Palio di San Maurelio dal municipio.
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