Eventi e cultura
28 Maggio 2017
Un corto di Daniele Spadoni dedicato alla storia di Chendi, l'ufologo che dice di essere stato rapito dagli extraterrestri

Incontri ravvicinati con gli alieni ad Argenta

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Impiantato pacemaker su una anziana di 106 anni

A 106 anni le viene inserito un pacemaker, e durante l’intervento racconta il suo “secolo di vita” al medico che la opera in anestesia locale. Succede all’ospedale di Cento, dove la signora Aide Borgatti nei giorni scorsi è stata sottoposta all’impianto di un pacemaker ad opera del professor Biagio Sassone, direttore della Cardiologia dell’ospedale centese

Mazzette alla Motorizzazione. Trentotto scelgono l’abbreviato

Di nuovo in aula il processo per le presunte mazzette alla Motorizzazione Civile di Ferrara, scoperte dalla maxi-inchiesta Ghost Inspections grazie al lavoro degli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale, dietro il coordinamento del pm Andrea Maggioni, titolare del fascicolo di indagine, che ha chiesto il rinvio a giudizio di 74 persone

La storia di Franco Chendi, ufologo argentano che racconta di essere stato rapito dagli alieni, è l’oggetto del nuovo cortometraggio girato da Daniele Spadoni ad Argenta, un territorio già conquistato dal regista con la fuga di Diabolik che vede come protagonista lo stesso Chendi nelle vesti del ladro più famoso dei fumetti. 

Questa volta l’attore torna nei panni di se stesso per rivelare i suoi incontri ravvicinati con gli extraterrestri. Il primo avvistamento sarebbe stato in tenera età. “Lo vidi per la prima  volta quando avevo solo 6 anni – racconta Chendi nel filmato tramite la voce di Andrea de Nisco  -. Era notte fonda e io dormivo profondamente nella mia cameretta quando all’improvviso fui risvegliato da un rumore agghiacciante, simile al guaito di un cane. Nella penombra della stanza non riuscivo a vedere ma era lì e si muoveva verso di me”.

Il mistero si infittisce nel dicembre del 1984. “Era un sabato sera e nonostante il freddo era una bella e limpida notte invernale – ricorda l’ufologo -. Con due amici decidemmo di partire per Medicina, in provincia di Bologna, per andare a trovare degli amici. In auto eravamo allegri, come sempre quando si stava insieme noi tre. Ma la nostra spensieratezza si interruppe troppo presto, perché quando arrivammo nei pressi dell’arginello, al di là del quale si trovano distese di valli paludose, vedemmo quelle strane luci”.

Un’esperienza paranormale alla X-Files. Le luci infatti sarebbero state quelle di un Ufo, proprio davanti alla loro auto, che ha rapito il giovane Chendi per effettuare degli esperimenti e rispedirlo sulla terra. Gli alieni sono ritratti proprio come nell’immaginario collettivo: una creature verde inespressiva ma ma estremamente intelligente e dotato di tecnologie fuori dalla capacità umana.

Da allora l’uomo sostiene di essere immune a virus e batteri. E di aver stabilito una sorta di contatto con il mondo extraterrestre, tanto da vivere “un altro fatto che va oltre la semplice stranezza”. “Era la sera 13 dicembre del 2004 – riprende il racconto -. Ero a casa da solo, i miei erano usciti per andare da amici nel paese vicino. Il tempo trascorreva tranquillo, quando all’improvviso ho risentito quei rumori e, poco dopo, è comparso un alieno che mi ha toccato ed è sparito”.

Ma la fantascientifica storia di Chendi non finisce qui. L’ultimo rapimento risalirebbe al 15 dicembre 2016. “Questa è stata l’ultima volta che mi hanno preso. Tutte le volte mi hanno sempre riportato indietro. La mia vita è passata così, con questa consapevole rassegnazione. Li sento arrivare tre giorni prima perché è tre giorni prima che cominciano quegli strani rumori, quello strano odore che ormai fa parte delle memorie della mia esistenza. Sì, mi hanno sempre riportato indietro, ma tutte le volte hanno portato via qualcosa di me, la mia intimità che non può nascondersi a occhi e orecchie sempre presenti, e in fondo le mie eterne paure di bambino, che voleva una vita normale come tutti gli altri, sono lì in agguato… ogni giorno, ogni notte…”.

 

 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com