Esposto all’amianto nel petrolchimico. Inps condannato a pagare
Non è il primo caso a Ferrara. L'Ona chiede un tavolo per ridurre la dimensione del contenzioso
Un ex dipendente di un’azienda del Petrolchimico di Ferrara ha vinto anche in appello una causa contro l’Inps per il riconoscimento della rivaltuazione contributiva per esposizione all’amianto.
Il sig. A.M. aveva ottenuto, già dal Tribunale del Lavoro di Ferrara il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto per l’attività di lavoro all’interno del Petrolchimico. L’Insp aveva invece negato, e continua a negare, l’esposizione. Non la pensava e non la pensa così l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona-Osservatorio Nazionale Amianto, e difensore di A.M., il quale ha ottenuto, dal Tribunale di Ferrara, la condanna dell’Inps a rivalutare la posizione contributiva di A.M., che nel frattempo è andato in pensione con i suoi contributi.
L’Inps non si è data per vinta e ha impugnato la sentenza presso la Corte di Appello di Bologna, Sezione Lavoro, che dopo un ulteriore approfondimento istruttorio ha confermato la condizione di rischio, per esposizione ad amianto, nel Petrolchimico di Ferrara e ha riconosciuto la natura qualificata dell’esposizione, oltre la soglia delle 100 ff/ll, nella media delle otto ore lavorative, fino al 31 dicembre 1995. Ora la sentenza verrà posta in esecuzione.
Non è l’unico caso che riguarda il petrolchimico, ovvero gli stabilimenti siti nella provincia di Ferrara, in cui si è usato amianto, e per cui sono state necessarie azioni giudiziarie.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha già chiesto al sindaco di Ferrara di valutare la possibilità di creare un tavolo interistituzionale con Inps ed Inail, al fine di ottenere la deflazione del contenzioso e l’applicazione della normativa in materia di riconoscimento di patologie asbesto correlate.