Economia e Lavoro
4 Maggio 2017
Nulla di fatto anche nel quarto incontro tra sindacati e dirigenza. Presidio dei lavoratori e posizioni sempre più rigide da entrambe le parti

Trattativa Carife sempre più aspra: finisce in lite

di Redazione | 2 min

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Il quarto incontro della trattativa Carife sul contratto integrativo dei dipendenti si è svolto in una sede di corso Giovecca presidiata all’esterno da una sessantina di lavoratori della banca muniti di fischietti e buoni polmoni, a sollecitare una positiva risoluzione del tira e molla che dal 20 aprile tiene tutti col fiato sospeso.

Per ben tre volte, nel corso di altrettanti precedenti incontri tra sindacati di categoria e l’ad Giovanni Capitanio, le parti si sono trovate su posizioni diametralmente opposte sulle voci da mantenere: praticamente nessuna per Capitanio, praticamente tutte per le organizzazioni sindacali. Che hanno incontrato una notevole rigidità da parte della dirigenza della Cassa a cedere su qualche punto. Il tutto davanti ai vertici Bper, che hanno partecipato al tavolo solo in veste di osservatori, senza quindi possibilità di intervenire, comunque interessati all’esito di una vicenda che avrà riflessi sui bilanci del futuro acquirente della Cassa di Risparmio di Ferrara.

Non è stato molto diverso nell’incontro di ieri pomeriggio. Anzi. Capitanio è addirittura sbottato davanti al pressing dei sindacati che avrebbero voluto un cedimento almeno su alcuni dei “diritti acquisiti”, tanto che la trattativa si è trasformata in una sorta  di lite furibonda senza vinti né vincitori. Mentre all’esterno i lavoratori Carife sono apparsi altrattanto “incattiviti”, mostrando già dai cartelli apparsi nel corso della manifestazione l’intento di non “mollare mai” fino a ottenere il 100%  delle richieste.

Alla fine le parti si sono lasciate senza aver nemmeno aver fissato una data per il proseguimento della trattativa, che potrebbe essere lunedì 8 maggio, un’ipotesi però non ancora confermata. Come un’ipotesi, visto l’inasprirsi delle posizioni, potrebbe essere quella di un intervento dei sindacati nazionali per cercare di mettere ordine alla trattativa e trovare la strada per un compromesso che soddisfi entrambe le parti in causa.

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