Anche l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio esprime la propria sorpresa per quanto avvenuto venerdì notte, quando un prete si è messo al volante ubriaco fradicio, sfrecciando a tutta velocità per Ferrara. Una scena da Fast and Furious in cui il novello Vin Diesel ha cercato disperatamente di scappare dalle auto della polizia lanciate all’inseguimento, finendo per investire un agente.

“Il sacerdote coinvolto è conosciuto come persona attenta e ben voluta dalla comunità a cui appartiene, che è rimasta incredula da quanto appreso” scrive la Curia in una breve scarna stampa. Si tratta di don Sylvain Kapela Mukunda, 43 anni, sacerdote di nazionalità congolese, da 10 anni viceparroco a Villa Fulvia.

“Le ragioni dell’episodio, allo stato attuale, risultano non chiare” commenta l’Arcidiocesi. Intanto la notte brava è costata al prete un arresto in flagranza per lesioni a pubblico ufficiale, resistenza, danneggiamento aggravato e, ovviamente, la guida in stato di ebbrezza (l’etilometro ha certificato un tasso alcolico di 2,55 grammi per litro, quasi cinque volte superiore alla media. Dopo il processo per direttissima, rinviato per consentire all’avvocato Barbara Grandi di preparare adeguatamente la difesa dell’assistito, il prete è tornato in libertà con obbligo di firma in questura.

La curia preferisce non entrare nei termini della vicenda giudiziaria, e non ha neanche preso alcun provvedimento ecclesiastico in merito, esprimendo piuttosto la solidarietà per l’agente ferito che ha riportato una contusione al ginocchio sinistro giudicata guaribile in 10 giorni. “L’amministratore apostolico mons. Luigi Negri, i sacerdoti e i fedeli si stringono intorno poliziotto coinvolto nella vicenda e alla sua famiglia con preghiere di pronta guarigione”.