Il questore di Ferrara Antonio Sbordone ha dato esecuzione al decreto di revoca della licenzia per la sala giochi “Macao” di via Foro Boario.

Il provvedimento era già stato annunciato con l’ultima sospensione della licenzia avvenuta a seguito della constatazione di nuove irregolarità durante il mese di febbraio, che seguirono altre contestazioni già emesse in precedenza.

La gestione della sala da parte di C.J., titolare della licenza, è stata ritenuta non rispondente alle norme vigenti. Per questo motivo nella giornata di venerdì 3 marzo il personale della divisione di Polizia amministrativa ha eseguito il decreto di revoca della licenza.

La storia delle contestazioni alla sala Vlt inizia nel giugno 2016 quanto la polizia aveva riscontrato il mancato rispetto degli orari di spegnimento imposti dal Comune di Ferrara, consentendo il gioco ai clienti che frequentavano quella sala a discapito di quelle presenti sul territorio che si attenevano scrupolosamente al divieto osservando l’ordinanza. In quell’occasione venne elevata una sanzione amministrativa di 400 euro. Stesso comportamento dopo sei mesi, nel dicembre del 2016, sanzionato nuovamente per mancato rispetto degli orari imposti dal Comune e altra sanzione di 400 euro. Due gestori di sala, tra cui anche il titolare della licenza, scaduti i due anni previsti per adeguarsi alla Legge Regionale n. 5/2013, non partecipando al corso previsto per il riconoscimento della ludopatia e del gioco compulsivo, erano inoltre stati sanzionati dalla squadra amministrativa della divisione – retta da Amedeo Pazzanese -, con sanzioni amministrative per 6.666 euro. A seguito di queste irregolarità, il questore aveva proceduto alla sospensione della licenza per un periodo di sette giorni, ma in quell’occasione il titolare della sala Vlt aveva violato ancora una volta una delle prescrizioni più importanti, permettendo che all’interno della sala vi fosse una persona non inserita in licenza, come suo rappresentante, che di fatto gestiva le attività di riscossione delle vincite e delle operazioni della sala medesima. Questa violazione – anche perché  la cittadina cinese addetta alla gestione della sala era irregolare in Italia – questa volta ha avuto un carattere penalmente rilevante e C.J. è stato denunciato in stato di libertà per abuso di licenza.

Ora il locale è chiuso e la licenza è stata acquisita dalla divisione Pasi della Polizia di Stato con comunicazione della revoca all’Agenzia delle Dogane e Monopoli e agli organi competenti ai relativi controlli.