Economia e Lavoro
3 Marzo 2017
Losenno (Uil-Credito): "Siamo felici, animi sollevati da pensieri oscuri". Il Pd chiede una commissione consiliare

Carife-Bper. “Finalmente abbiamo un punto fermo”

di Redazione | 2 min

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La notizia della sottoscrizione del contratto di acquisizione della Nuova Carife da parte di Bper, anche se arrivata a sorpresa, viene accolta bene dal mondo sindacale.

“Siamo felici – afferma Antonella Losenno, della Uil-Credito -, finalmente abbiamo un punto fermo. Ci sono delle questioni da affrontare, ma Bper ha detto che intende fare in fretta ed è interesse di tutti”. La notizia è arrivata forse in anticipo rispetto alle attese: “È stata improvvisa, anche perché sapevamo che il Cda si sarebbe riunito la settimana prossima”. Ma non è affatto un male: “Ora gli animi si sono sollevati da pensieri oscuri e questo aiuta anche all’immagine che abbiamo con i clienti e gli ex clienti”. L’istituto di credito modenese non ha nascosto l’intenzione di procedere a una razionalizzazione degli sportelli, ma questo, spiega Losenno, “è legato alle 339 persone che devono uscire, sarà comunque Bper a decidere cosa chiudere e cosa tenere. Avremo degli incontri a breve in cui saranno chiarite delle cose. Ma sapere che Bper c’è è tanto sia per chi va via che per chi resta”.

“È la fine di un incubo, eppure non riusciamo a gioire, pensando ai tanti lavoratori che, insieme a molti clienti, hanno dovuto pagare sulla loro pelle i disastri provocati da altri”: è invece il commento di Giulio Romani, segretario generale di First Cisl. “Casi come quelli delle quattro banche risolte – aggiunge Romani – non devono più accadere e una garanzia in questo senso proviene dai nuovi strumenti a disposizione del sindacato con la recente sottoscrizione del protocollo nazionale sulle politiche commerciali e sull’organizzazione del lavoro, grazie al quale è finalmente possibile che i lavoratori facciano sentire la propria voce in merito alle scelte gestionali, ai controllo e alle decisioni strategiche delle banche. Deve essere attribuito profondo rispetto – aggiunge Alessandro Spaggiari della segretaria nazionale di First Cisl – ai tanti lavoratori che hanno sostenuto l’operatività di Carife in condizioni proibitive e, tra essi, a chi ha accettato di uscire dall’azienda col sostegno del piano d’incentivazione o delle prestazione emergenziali del Fondo di solidarietà. Sono scelte difficili, che cambiano la vita, ma che hanno consentito di realizzare il primo e più importante tra i presupposti perché l’acquisizione da parte di Bper potesse avvenire.
Ora – conclude Spaggiari – ci aspettiamo che le responsabilità del disastro di Carife siano opportunamente individuate e sanzionate”.

Nel frattempo il gruppo consiliare del Pd ha chiesto al presidente Matteo Fornasini la convocazione nella prima commissione a cui invitare i referenti di Bper “al fine di conoscere quali azioni strategiche la nuova dirigenza intenda assumere per il futuro della banca”.

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