La Camera Anecoica del Polo Scientifico Tecnologico dell’Università di Ferrara nei giorni scorsi è stata il set di alcune riprese del Film di Confine, del regista Giorgio Ferrero, viaggio nell’ossessione del consumo nel mondo contemporaneo. Il film è prodotto dalla Biennale di Venezia all’interno del progetto Biennale College Cinema e sarà presentato in anteprima mondiale alla prossima Mostra del Cinema di Venezia.
Il film è un documentario sull’ossessione del consumo nel mondo contemporaneo e sugli oggetti di cui pensiamo di aver bisogno e che ogni giorno iniziano e finiscono il loro viaggio all’interno di luoghi industriali e scientifici meccanicamente silenziosi e spettrali, come un campo di pozzi di petrolio, una nave cargo un termovalorizzatore e, appunto, una camera anecoica. In questi quattro luoghi remoti, uomini di confine lavorano in completo isolamento senza interferenze del mondo esterno: questi uomini sono inconsapevolmente alla base della lunga sequenza di creazione, trasporto, commercializzazione e distruzione degli oggetti che alimentano la bulimia del nostro stile di vita.
La Camera Anecoica di Unife, realizzata all’interno dei Laboratori del Dipartimento, è un grande ambiente delimitato da superfici fonoassorbenti in grado di eliminare la quasi totalità delle riflessioni sonore. L’ambiente si caratterizza per un elevato isolamento acustico che riduce la presenza di rumori provenienti dall’esterno.
Nel laboratorio è possibile misurare le caratteristiche di emissioni sonore di ogni tipologia di sorgente senza gli effetti indesiderati delle riflessioni delle pareti e dei rumori esterni. I segnali sonori rilevati contengono pertanto solo le informazioni che caratterizzano le emissioni di quella specifica sorgente, sia essa la voce umana, il suono di uno strumento musicale o il rumore emesso da una macchina.
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