Ci vorranno almeno sessanta giorni per il deposito degli esiti dell'autopsia e dei test tossicologici eseguiti ieri (lunedì 1° dicembre) sul 27enne Juda Eniezebata, il giovane di nazionalità nigeriana che mercoledì (26 novembre) sera, dopo essere uscito dalla caserma dei carabinieri di via del Campo, dove poco prima era stato sottoposto a un controllo, è stato stroncato da un malore
Associazione a delinquere di carattere transnazionale finalizzata alla frode in commercio e autoriciclaggio: sono le accuse rivolte a una decina di indagati che avrebbero importato ingenti quantità di vongole dal Portogallo per poi farle arrivare in Italia e commercializzarle nel mercato italiano come se fossero un prodotto autoctono
Ferrara perde una posizione nell'ultima classifica sulla Qualità della Vita, redatta dal Sole 24 Ore, e si piazza al 52° posto su 107 province italiane
Una mazza da baseball trovata nell’abitacolo dell’auto è costata una denuncia a un 31enne di origine romena residente in provincia di Ferrara
Anche il nuovo processo per l’omicidio di Paula Burci decreta due ergastoli per i suoi sfruttatori e aguzzini. Dopo sei ore e mezzo di camera di consiglio, la Corte d’Assise di Rovigo ha accolto le richieste del pm Davide Nalin e condannato Sergio Benazzo, 41 anni, idraulico polesano, e la sua ex compagna Gianina Pistroescu, coetanea romena, all’ergastolo con isolamento diurno di due mesi.
La massima pena detentiva nel processo bis per il brutale omicidio della povera 19enne, massacrata e bruciata nel 2008, è accompagnata da una provvisionale di 50mila euro, oltre al pagamento di 10mila euro di spese di giudizio e al risarcimento da quantificare in sede civile. I familiari della vittima – il fratello, le due sorelle e i genitori – si erano costituiti parte civile con l’avvocato Chiara Lazzari e hanno chiesto un milione e mezzo di euro a testa.
Al termine del processo l’avvocato Rocco Marsiglia, difensore della Pistroescu, si dice perplesso sulla “nebulosità del dibattimento” e parla di una “grande ingiustizia: da questa aula esce un verdetto che lascia senza nome almeno due degli assassini di Paula”, facendo riferimento alle tracce di dna rinvenute sotto le unghie della vittima e non ancora identificate.
In aula era presente anche il fratello di Paula, Aurelian, che si dichiara “soddisfatto per un piccolo di giustizia nei confronti di mia sorella”. Una ragazza picchiata selvaggiamente dai due – e da altri rimasti ignoti – perché voleva ribellarsi alla schiavitù della prostituzione in cui l’avevano costretta, vendendole un sogno che si è trasformato presto in un incubo.
Il gruppo si accanì contro di lei – probabilmente per non farla parlare -, picchiandola a mani nude, con un martello e un forcone, per poi dare fuoco al suo esile corpo e abbandonarla nella Golena del Po a Zocca di Ro, dove venne ritrovata il 24 marzo del 2008.
Benazzo e Pistroescu vennero condannati all’ergastolo in primo grado dalla Corte d’Assise di Ferrara, pena confermata anche in appello. Ma la Cassazione annullò tutto per l’incompetenza territoriale del tribunale di Ferrara, rinviando carte e processo a Rovigo e decretando la scarcerazione dei due imputati per decorrenza dei termini di detenzione preventiva. Benazzo e Pistroescu rimarranno a piede libero fino a una eventuale sentenza definitiva.
VIDEO: l’avvocato Rocco Marsiglia commenta la sentenza
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