Politica
24 Gennaio 2017
La proposta del M5S: controlli fiscali a chi occupa i posti riservati. Zardi: "Perché non una gogna medievale?"

Giro di vite per i furbetti dei pass disabili

di Elisa Fornasini | 3 min

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(foto di archivio)

Parcheggi nel posto auto riservato ai disabili? E allora meriti un controllo fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il giro di vite per i furbetti dei pass disabili proposto dal M5S viene accolto a metà dal consiglio comunale: si stringerà la morsa contro chi utilizza impropriamente i parcheggi per portatori di handicap ma senza chiamare in causa gli uffici del Tesoro.

E’ il punto di incontro tra pentastellati e maggioranza per contrastare un “atto di profonda inciviltà che si traduce in un grande disagio per i nostri concittadini disabili – annuncia Ilaria Morghen – che ci hanno riferito delle difficoltà nel far rispettare la norma”.

Il problema è chiaro: alcuni automobilisti, stanchi di cercare un parcheggio libero, approfittano di quelli riservati alle persone con disabilità (800 quelli in città, di cui 500 generici e 300 personalizzati) e quando arrivano gli aventi diritto muniti di Cude (Contrassegno Unificato Disabili Europeo) si trovano il posto occupato. Segue la segnalazione alla polizia municipale “ma spesso succede che l’intervento avviene con una latenza di tempo che crea disagio agli utenti”.

In nome “dell’educazione civica e del minor impiego dei vigili urbani”, la Morghen propone di applicare controlli fiscali a questi abusivi perché “è statisticamente provato che chi occupa i parcheggi disabili tende a compiere svariati reati come l’evasione fiscale”. La consigliera pentastellata si rifà a “studi compiuti in Inghilterra e in Francia” e agli analoghi provvedimenti “adottati a Londra e Milano” dove “grazie al timore di un accertamento presso l’Agenzia delle Entrate si è quasi risolto il problema”.

Questo “trucco che non vuole essere un’azione punitiva ma di educazione civica”, raccoglie il favore del consiglio per la proposta ma non per la sua attuazione. “Per chi occupa i parcheggi riservati ai disabili propongo una punizione più raffinata come la gogna medievale con lancio di vari ortaggi e materiale organico – ironizza Giampaolo Zardi (FI) – ma suggerire una verifica fiscale è ancora meglio: ci vuole coraggio a proporre una roba del genere, sono imbarazzato a trovarmi di fronte a questo documento in aula”.

Toni non meno duri da parte di Alberto Bova (Fc): “L’idea è ottima ma la forma non va bene. I maleducati che compiono questi atti sono animali da mettere alla berlina ma servono altri provvedimenti senza rivolgersi all’Agenzia delle Entrate: una buona soluzione potrebbe essere l’inasprimento delle multe e, alla terza sanzione, il sequestro del mezzo”.

“Lo spirito è condivisibile ma servono ragionevolezza e proporzionalità” concorda Alessandro Talmelli (Pd) con in mano una lettera scritta da un disabile milanese che ha testato questa misura nella sua città: “Mi sembra esagerato – scrive il residente milanese – in quanto è una resa intimidatoria, che minaccia di agire sul piano fiscale che con la maleducazione non c’entra nulla”.

La Morghen, su proposta di Talmelli e Bova, ritira il documento per poterne discutere nella quarta commissione consiliare che verrà convocata a inizio febbraio “per trovare la soluzione più idonea per risolvere questo e reale e grave problema”.

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