Economia e Lavoro
15 Dicembre 2016
Oltre 30mila i lavoratori occupati sono rappresentati dalla nuova centrale cooperativa

Legacoop Estense, la fiducia dopo Brexit e Trump

di Redazione | 3 min

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index1 di Cecilia Gallotta

È soddisfacente il bilancio che il presidente Andrea Benini, il direttore Gianluca Verasani e la coordinatrice territoriale per Ferrara Chiara Bertelli possono ufficialmente presentare presso la sede di Ferrara di via Carlo Mayr per Legacoop Estense, la neo fusione tra Legacoop Ferrara e Legacoop Modena, avvenuta lo scorso 4 marzo.

“Bisogna tenere conto del clima internazionale in cui abbiamo dovuto lavorare, tra la Brexit e Trump – puntualizza Benini – che voi tutti conoscete. Nonostante questo le sinergie economiche tra i due territori ci permettono di vantare servizi sempre più qualificati capaci di mettere insieme le eccellenze di Ferrara e di Modena”.

Legacoop Estense rappresenta 263 cooperative, di cui 112 sul territorio di Ferrara, che conta oltre 500 mila soci, in aumento del 3% rispetto al 2014. Sono oltre 30 mila i lavoratori occupati, di cui più di 9000 nella nostra provincia. L’occupazione è aumentata del 2% dal 2015 soprattutto nei servizi e nel sociale, che eccelle nell’occupazione soprattutto di donne e giovani: su 10 occupati, 8 sono donne (a fronte di una media totale delle cooperative sociali del 45%) e il 25% sono giovani under 35 (su una media del 14%).

“L’aumento di soci e dipendenti significa fiducia – asserisce Benini – fiducia da entrambe le parti: i soci tornano a vedere nelle cooperative un elemento di protezione”.

A questo proposito, particolare attenzione è stata posta al welfare aziendale: supporto economico e flessibilità aziendale sono fra le iniziative maggiormente applicate, che si traducono in integrazione al 100% della maternità, in polizze assicurative anche a sostegno dei familiari e in contributi economici straordinari a fronte di incidenti per gravi patologie.

indexLe cooperative hanno reagito alla crisi in controtendenza rispetto alle altre forme di impresa: l’88% dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato. “Abbiamo un bel segno + sul patrimonio netto – spiega il direttore Verasani – il  che vuol dire avere le spalle più solide per superare la crisi: questo ha reso possibile mantenere inalterati i servizi offerti, e quindi i livelli di produzione e occupazione, anche riducendo i margini di gestione e il capitale di riserve indivisibili accumulato negli anni”.

Non c’è solo reazione alla crisi, ma anche molta proposta da parte di Legacoop Estense: sono infatti 6 le nuove start-up nate anche grazie al supporto dell’associazione. Imprese per lo più innovative, attive nei settori culturale e sociale, costituite in particolare da giovani dal profilo elevato.

“Rispetto a prima – afferma Chiara Bertelli – abbiamo innanzitutto cercato di lavorare per progetti, che significa coinvolgere più realtà, e attraverso questi abbiamo cercato di esportare ad altri territori modelli che già funzionano su uno”. E’ questo il caso del progetto “Bellacoopia”, che da 10 anni premia la più bella idea di impresa cooperativa degli studenti  di triennio delle scuole superiori di Modena, ora ampliato anche al territorio di Ferrara.

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