Politica
3 Dicembre 2016
Scoppia la polemica sui Comuni che impediscono un'equa distribuzione dei richiedenti asilo sul territorio provinciale

Profughi a Berra, scintille tra Alan Fabbri ed Eric Zaghini

di Redazione | 3 min

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fabbri-zaghiniAlle lamentele del sindaco di Berra sulla mancata equa distribuzione dei richiedenti asilo, risponde il capogruppo della Lega Nord in Regione, Alan Fabbri, al quale arriva a stretto giro la controreplica dello stesso Eric Zaghini e del segretario provinciale del Pd Luigi Vitellio.

“Il sindaco Eric Zaghini dimostra tutta l’incoerenza sua e del Pd che lo sostiene. Perché non si può avere una linea sui richiedenti asilo a livello nazionale, poi fare la vittima a livello locale”. E’ questo il primo commento del capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, e del consigliere comunale Ln di Berra, Stefano Bigoni, all’indomani dello “sfogo” del sindaco Zaghini. Il quale, in maniera “totalmente contraddittoria – osserva Fabbri – prima dice di aver assicurato al prefetto che non avrebbe osteggiato l’arrivo di richiedenti asilo sul territorio, poi di avere appreso il tutto a cose fatte. Si metta d’accordo con se stesso”. Fabbri e Bigoni continuano a ritenere assolutamente “ingiusto” l’arrivo dei 14 immigrati a Berra. Sottolineando come “questo gruppo di stranieri verrà ospitato nella casa messa a disposizione di un privato, che ha stipulato direttamente il contratto con la cooperativa”. Bigoni evidenza, poi, il fatto che “se tutte le case sfitte di Berra e dintorni venissero risistemate, per poter stipulare una convenzione o un contratto con la “cooperativa Camelot” di turno, l’impatto sociale del fenomeno che ci troveremmo ad affrontare sarebbe gravissimo. Vorrei che i proprietari di queste abitazioni non cadessero in questo tranello, in cambio di “soldi facili” che arriverebbero dallo Stato”. Insomma, la Lega Nord ribadisce il suo “no” all’arrivo di richiedenti asilo sul territorio ferrarese: da Gorino, a Ferrara, da Berra e Sant’Agostino. Ma chiede anche “maggiore coerenza” da parte dei sindaci.

Parole, quelle di Fabbri e Bigoni, rispedite al mittente da Zaghini e Vitellio. “Spiace che Alan Fabbri – replica il sindaco di Berra – non abbia inteso il senso delle mie parole, che pure parevano molto chiare. Non ho inteso accusare il Prefetto di Ferrara di alcunché. La mia critica, forte e decisa, riguarda quei sindaci, a cominciare da quello di Bondeno, che venendo meno alla leale collaborazione tra le istituzioni, stanno impedendo un riparto equilibrato dei richiedenti asilo sul territorio provinciale. Questo non è ulteriormente accettabile. Ricordo ad Alan Fabbri che, nel 2011, quando entrambi eravamo sindaci delle rispettive comunità, ci trovammo fianco a fianco al cospetto del prefetto che, su sollecitazione del Ministro Maroni, ci invitava a trovare spazi nei nostri comuni per l’accoglienza dei profughi. L’inventore del sistema dei 30 Euro a profugo, lo inventò proprio Maroni. Quel giorno Fabbri fu il primo a sostenere la necessità di un leale impegno da parte di tutte le amministrazioni comunali. Io mi associai alle sue parole. Da allora, non ho cambiato idea, perché le istituzioni si rispettano indipendentemente dal colore politico di chi, temporaneamente, le rappresenta”.

“Da tempo – aggiunge Vitellio – sosteniamo che ognuna debba fare la propria parte, siamo stufi di vedere leghisti bulletti che non solo non adempiono il loro dovere istituzionale, ma si permettono di andare in giro a dare lezioni senza senso. Cari leghisti l’Europa non è un luogo dove si prende solo lo stipendio, ma bisogna lottare uniti per fare in modo che il tema dell’accoglienza sia un dovere europeo e non un tema su cui speculare in qualsiasi campagna elettorale”.

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