
Mark Kostabi. Foto di Kworldwiki/CC BY SA 4.0
Falsi quadri d’autore in vendita su ebay, con l’artista che se ne accorge e denuncia tutto agli ispettori del ministero, con il presunto autore del reato che scarica la colpa su altri due soggetti, padre e figlio.
Tre persone finiscono così a processo a Ferrara, davanti al giudice Sandra Lepore, per contraffazione di opere d’arte: si tratta di Massimiliano Nardini, Claudio e Alan Albini (questi ultimi due difesi dall’avvocato Fabrizio Carletti).
Nell’ottobre 2013 l’artista di fama internazionale Mark Kostabi – che vive tra New York e Roma – nota che su internet, precisamente su ebay, qualcuno sta vendendo due quadri che portano la sua firma, solo che lui non ne sa nulla, disconosce quelle opere, allerta subito gli ispettori del ministero e si attiva il nucleo tutela del patrimonio artistico dei carabinieri.
Le indagini portano ad associare sia l’account che il conto corrente a Nardini, che però di quella vendita dice di non saperne nulla e il punta il dito contro altre due persone: Claudio e Alan Albini, padre e figlio. A loro avrebbe ‘prestato’ l’account e il conto corrente associato per le transazioni.
Il processo dovrà far luce su varie cose: a partire dalle colpe scaricate da Nardini, e per questo alla prossima udienza, fissata per fine marzo, saranno sentiti gli ispettori che hanno effettuato le indagini bancarie sul conto corrente per verificare la veridicità delle sue affermazioni sul conto corrente ‘prestato’, e sugli eventuali spostamenti di soldi dalla sua disponibilità a quella dei Nardini.
La vendita dei falsi Kostabi – che, ovviamente, in questo caso è ancora presunta – non è una novità anche perché viene sfruttata la modalità di produzione del grande artista ha una ‘bottega’ come i grandi maestri del passato, in cui i suoi collaboratori realizzano i progetti da lui pensati e sui quali lui poi appone la firma finale. In più però c’è anche un titolo e, soprattutto, un codice di riconoscimento.
Nelle prossime udienze, anche sarà difficile, potrebbe essere chiamato a testimoniare lo stesso Kostabi.
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