Economia e Lavoro
28 Ottobre 2016
Sabato e domenica iniziative in piazza Trento Trieste. Venerdì sera l’assemblea annuale

Confesercenti porta in piazza ‘la città che vorrei’

di Redazione | 2 min

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unnamed (1)di Marcello Celeghini

‘La città che vorrei’. È questo il titolo delle iniziative con cui Confesercenti si appresta a svolgere la propria assemblea annuale. Una due giorni, 29-30 ottobre, in cui l’associazione ha deciso di coinvolgere l’intera cittadinanza con eventi, degustazioni e spettacoli direttamente in Piazza Trento Trieste per lanciare il grido d’allarme sulla desertificazione commerciale dei centri storici, dei paesi e dei quartieri nelle nostre città.

Il momento istituzionale vero e proprio dell’assemblea annuale si terrà venerdì sera a partire dalle 20.30 nella sala conferenze della Camera di Commercio e vedrà gli interventi istituzionali del presidente camerale Paolo Govoni, dei vertici di Confesercenti Ferrara, del segretario generale di Confesercenti Paolo Bussoni e del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani. Nell’ambito della serata sono previsti anche due interventi di approfondimento con il professor Enrico Finzi, ricercatore sociale e giornalista, sul tema ‘il valore dei negozi nello sviluppo sociale e urbano’, e con l’architetto Elena Franco su ‘strumenti di governance e valorizzazione del commercio urbano’. Nei giorni 29 e 30 l’iniziativa di Confesercenti, come detto, si sposterà in piazza e si aprirà a tutta la città. Presso gli stand allestiti sul Listone, dalle 15.30 alle 19 di sabato e dalle 10.30 alle 18 di domenica, il pubblico sarà allietato da sketch in dialetto, corsi di sfoglia e di pizza , degustazioni a cura dei negozi partecipanti e altre attività ludiche per i bambini.

Una tre giorni, si diceva, che vuole mettere all’attenzione dell’opinione pubblica ferrarese il fenomeno preoccupante della scomparsa dei piccoli negozi di vicinato. “Abbiamo effettuato un sondaggio su un campione di 370 persone prese a caso sul territorio provinciale per capire come l’opinione pubblica aveva percepito i mutamenti del commercio degli ultimi decenni- rivela il direttore di Confesercenti Alessandro Osti-. Ebbene, il negozio di vicinato, la ‘bottega’ per intenderci, ne esce come uno dei principali luoghi qualificanti del quartiere in cui il cittadino vive. Ma non solo, per oltre il 95% degli intervistati i piccoli negozi sono fondamentali per la sopravvivenza dei quartieri o dei piccoli centri in cui sono ubicati”.

“il titolo della nostra iniziativa- spiega il presidente di Confesercenti Paolo Benasciutti-, ‘la città che vorrei’, non è una critica verso la città, come associazione ci teniamo ben lontani dai dibattiti cittadini, è solo un nostro spunto di riflessione che vorremmo condividere con i cittadini e con tutti gli attori impegnati ogni giorno per il bene di Ferrara, ma non solo Ferrara: per città noi infatti pensiamo all’interno Paese”.

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