Eventi e cultura
28 Ottobre 2016
Il ministro e il sindaco illustreranno l'imponente progetto e porteranno in viaggio il manoscritto de Il Giardino dei Finzi Contini

Franceschini e Tagliani presentano il Meis in Israele

di Redazione | 3 min

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franceschini meis 1In occasione della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Israele, il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, presenterà agli israeliani l’imponente progetto del Meis, Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, in costruzione a Ferrara.

La mattina del 2 novembre, presso il Museo Eretz Israel di Tel Aviv, il ministro, alla presenza del capo dello Stato, del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, del presidente del Meis, Dario Disegni, e del direttore Simonetta Della Seta, illustrerà agli israeliani le ragioni per cui il governo italiano, e in particolare il suo ministero, si è impegnato a sostenere una tale iniziativa.

Diecimila metri quadrati, sette edifici (due che facevano parte dell’ex carcere cittadino e cinque modernissimi), uno spazio per il percorso espositivo permanente, uno per le mostre temporanee, auditorium, biblioteca, archivio, sale per attività didattiche,aule per laboratori e incontri,caffetteria, parco e ristorante gourmet. Il Meis è rivolto agli italiani di tutte le età, per spiegare loro che il retaggio ebraico, radicato nella penisola con una presenza di 2.200 anni, è parte del bagaglio nazionale. Ma il museo conta di attirare anche un pubblico internazionale.

L’interazione degli ebrei italiani con la società circostante ha prodotto nei secoli un dialogo costruttivo da un punto di vista culturale, artistico, letterario, musicale, scientifico ed etico. Un caso unico,soprattutto se si riflette sul fatto che l’ebraismo italiano è ancora una realtà viva e in fermento. Storia che il Meis si sta preparando a raccontare in un percorso moderno, dialettico, e suggestivo.

Il Meis, nel cui consiglio di amministrazione siedono autorevoli rappresentanti del Mibact, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara e dell’Ucei (l’ex presidente Renzo Gattegna parteciperà alla presentazione di Tel Aviv), ha radunato attorno a sé anche un comitato scientifico internazionale di quindici esperti, tra storici, rabbini, sociologi, uomini della comunicazione e competenti in museologia. Tra questi, nomi come Paolo Mieli e Aldo Grasso, Alain Elkann, Donatella Calabi, Manuela Consonni ed Enzo Campelli.

Il Meis nasce a Ferrara, che ha accolto dal 1300 una grande e operosa comunità ebraica, protetta fino al 1600 dalla dinastia degli Este. La città, fiera del suo passato e della sua presenza ebraica, ha sempre sostenuto il progetto Meis. Anche per questo, il sindaco Tiziano Tagliani ci tiene ad accompagnare in Israele il concittadino Dario Franceschini, portando con sé una perla della presenza ebraica ferrarese: il manoscritto de “Il Giardino dei Finzi Contini”, forse il libro più noto e internazionalmente letto dello scrittore Giorgio Bassani, di cui corrono i 100 anni dalla nascita.

Il manoscritto bassaniano (quattro grandi quaderni autografi), custodito da pochi mesi presso la biblioteca Ariostea di Ferrara, è stato donato alla città da Ferigo Foscari – anche lui presente all’evento in Israele –, alla cui nonna, Teresa Foscari, Bassani dedicò il manoscritto.

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