Economia e Lavoro
10 Luglio 2016
Il dg: "Vogliamo andare avanti con i nostri collaboratori, svuotamento del centro storico è concausa importante"

La crisi morde Orsatti, chiesto il concordato per una parte del gruppo

di Redazione | 2 min

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orsattiAnche uno dei marchi storici di Ferrara e della ‘ferraresità’ sente – e forte – il morso della crisi. Orsatti, azienda alimentare conosciutissima, dopo due bilanci chiusi male ha avviato una fase di ristrutturazione che prevede anche una richiesta di concordato per una parte, la “Dolci passioni Srl”.

La domanda di concordato preventivo è stata presentata già il 18 aprile scorso al tribunale, da quella data scattano i 120 giorni per poter presentare una proposta. “È una fase delicata – ammette Alessandro Orsatti, dg del gruppo che ha anche la veste di liquidatore -, non posso rilasciare dichiarazioni, ma confermo l’intenzione di andare avanti con tutti i nostri collaboratori”.

La richiesta di concordato riguarda le due attività situate all’Ipercoop “Il Castello” e il negozio di via Cortevecchia. Dal bilancio 2015 emerge quale sia la difficoltà: una perdita di circa 820mila euro,  che si accoppia a quella – seppure molto più ridotta – del 2014 di poco più di 160mila euro. Già lo scorso anno l’azienda ha concluso alcune operazioni per ridurre l’impatto della crisi, centralizzando le produzioni laddove possibile  ed esternalizzando le altre, ma i costi sono rimasti troppo elevati. Non hanno avuto l’effetto sperato neppure le mosse studiate con un istituto bancario per la ricapitalizzazione e l’acquisizione del Pampapato Orsatti per sfruttarne commercialmente il marchio Igp.

Tra i fattori più marcati della crisi ci sono la crisi della Carife – che, a catena, ha comportato difficoltà con altri istituti di credito – e ben noti problemi commerciali commerciali del centro storico: “Lo svuotamento del centro è una della concause importanti – afferma Orsatti -, per noi e per tanti altri”.

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