Portomaggiore
10 Maggio 2016
I fatti nel dicembre 2014. La difesa chiede un nuovo esame scientifico

Violentata dal branco in un casolare, la prova nel dna

di Redazione | 2 min

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fotoPortomaggiore. Il dna è la prova che al momento la procura potrebbe incastrarlo. Che potrebbe incastrare solo lui, uno dei tanti che, secondo la denuncia che la vittima consegnò ai carabinieri, abusarono di lei con la violenza quella notte.

Una notte che va fatta risalire a poco prima della mezzanotte di venerdì 5 dicembre del 2014. Lei, prostituta di 24 anni originaria dell’est Europa, accetta di salire in macchina con uno sconosciuto. L’auto da Ferrara la porta nella periferia di Portomaggiore. I due si appartano lungo via Olmo, una stradina fuori dell’abitato. A un certo punto l’uomo, assieme ad altri sei complici, l’avrebbe picchiata e violentata all’interno di un casolare situato nella zona circostante.

La giovane viene quindi derubata della borsetta e abbandonata lungo la strada dopo aver subito la violenza sessuale, e riesce a raggiungere la caserma dei carabinieri. Qui, ancora sotto choc, riferisce ai militari di esser stata stuprata da più individui stranieri di origine moldava e firma una denuncia contro ignoti. La ragazza viene poi portata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Cona, dove viene medicata.

Le successive indagini dei carabinieri di Portomaggiore e di quelli del nucleo di investigazione scientifiche del comando provinciale di Ferrara portano a un 23enne moldavo, P.C., finito in carcere a Parma per altri reati.

Contro di lui pesa la prova del dna, rilevato da un tampone di salica, che sarebbe compatibile con quello trovato sulla felpa della vittima. Quanto basta per aprire nei suoi confronti un fascicolo per violenza sessuale aggravata, rapina e sequestro di persona in concorso con ignoti.

Accuse che a giorni, dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm, verranno vagliate dal giudice  in sede di udienza preliminare. La difesa sta valutando l’eventuale scelta del rito abbreviato condizionato a un nuovo esame del dna da esperire di fronte a un consulente legale di parte.

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