MENÙ
Giovedì 2 maggio alle 17:30 presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino della Libreria Libraccio di Ferrara Alessandra Moretti presenta “La vita rivoluzionaria di una donna comune” (Baldini + Castoldi). Dialoga con l’autrice Ilaria Baraldi mentre a moderare l'incontro sarà la giornalista Camilla Ghedini
Quest'anno "Giardini Estensi" si arricchisce ancora. La diciannovesima edizione della manifestazione al parco Massari, in programma sabato 4 maggio e domenica 5 maggio, si apre in anticipo con una lectio magistralis del botanico Stefano Mancuso venerdì 3 maggio alla sala Estense
Il Fotoclub Ferrara Bfi-Aps in collaborazione con Dino Marsan fotografo e grafico ferrarese, espone dal 2 al 19 maggio nella sala dell'Albo Pretorio e corridoio della sala del Plebiscito (residenza municipale) una trentina di fotografie sul tema del Mercato Ambulante della nostra città
Proseguono gli appuntamenti culturali dedicati al 'contemporaneo' nello spazio del Factory Grisù. Sabato 4 maggio sarà dedicato alla danza e all'improvvisazione fisica e domenica 5 maggio uno spettacolo teatrale del progetto Mondi (IM)possibili
Lo spettacolo, con la regia di Giorgio Gallione, è un irresistibile scherzo teatrale tipico del miglior Ionesco, dove la cornice comica e beffarda e il funambolismo verbale fanno comunque trasparire una società che affoga nella tragedia quotidiana e nella sconcertante gratuità dei comportamenti, e dove il linguaggio, invece di essere strumento di comunicazione, è un ostacolo che allontana e divide
Giorgio Bassani
“Bassani: un esempio del labor limae bassaniano”: questo il nome della conferenza che, giovedì 16 marzo alle 17, presso la sala dell’Arengo del Comune di Ferrara, terrà il professor Claudio Cazzola, per il Comitato della Dante Alighieri di Ferrara.
Introdurrà Luisa Carrà, presidente del Comitato della Dante; Cazzola analizzerà poi la pagina iniziale di “Dietro la porta” e la riscrittura delle sei parti de “Il Romanzo di Ferrara”, iniziata nel 1940, con “Una città di pianura”, pubblicata sotto lo pseudonimo di Giacomo Marchi, fino alla definitiva edizione mondadoriana del romanzo completo nel 1980.
La revisione dei testi risponde ad una profonda esigenza etica: quella di trovare l’espressione esatta per rappresentare la realtà che si nasconde dietro le apparenze materiali. “A tal fine lo scrittore ha adottato principalmente lo strumento classico del “labor limae” ereditato da uno dei maestri assiduamente frequentati, il poeta latino Quinto Orazio Flacco” sottolinea Cazzola.
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