di Anja Rossi
Il noir? È il nuovo romanzo d’inchiesta, per poter scrivere la verità. Parola di Carlotto, che giovedì sera era a Ferrara a presentare il libro “Per tutto l’oro del mondo. Il nuovo caso per l’Alligatore” alla libreria Feltrinelli di via Garibaldi. Massimo Carlotto è uno scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano. Originario di Padova, tra gli anni ’70 e ’90 fu protagonista di un controverso caso giudiziario di cronaca nera, che ne ha segnato profondamente anche la scrittura.
Giovedì, alla Feltrinelli, ha parlato del giornalismo di un tempo e di quello attuale, delle ‘non’ inchieste italiane e di quelle invece che ancora si fanno, ma solo all’estero. Si è parlato delle cose che si possono ancora dire in Italia e quelle che “è meglio farle diventare un romanzo di fantasia, per poter dire la verità”.
Se le inchieste oggi, per un giornalista, portano solo a delle querele, “la Gabanelli per il suo programma Report ne riceve quattro di media a puntata”, meglio scegliere un’altra professione e scrivere romanzi noir, che diventano “il miglior modo per radiografare la realtà”. Secondo lo scrittore, infatti, c’è da fare innanzitutto un ragionamento sul giornalismo d’inchiesta. “Dal caso Cederna in poi, dove l’Espresso perse la causa e un sacco di soldi, la diffamazione è usata per zittire i giornalisti”. Da allora, secondo lo scrittore “si ricorda solo la memoria di quello che è successo. Se ti racconto solo di Provenzano, allora vuol dire che quel crimine da allora non si è più ripetuto, che la mafia non esiste più quando invece esiste eccome e l’Italia è al quarto posto al mondo per riciclaggio. Ma questo accade in Italia, non è così altrove. Qui c’è un rapporto perverso con la verità”.
Questo è secondo Massimo Carlotto il punto della situazione. “Dalle stragi di Ustica in poi, negli anni ci hanno voluto trasmettere il messaggio che la verità non esiste. Ma i lettori hanno capito il meccanismo, mentre gli scrittori hanno iniziato a prendere spunti dall’inchiesta per i loro romanzi di fantasia”. Questo dato ha reso possibile lo sviluppo di due fenomeni. “Da un lato, i lettori ci bombardano di richieste, perché il loro desiderio è di verità e di denuncia, mi chiamano spesso per raccontarmi un fatto di cronaca e mi dicono: “vieni qui a raccontarlo”. Dall’altro, questo è l’unico Paese dove gli appartenenti alle forze dell’ordine e della magistratura scrivono libri noir. E i libri noir, ripeto, parlano di verità”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com